martedì 8 giugno 2021

CARTA CANTA

Fa piacere sentire parlare di carta in tempi in cui il cartaceo sembra destinato a scomparire, sopraffatto dal virtuale. Non si tratta però della sua capacità di resistere nel tempo a differenza delle parole. Si sta parlando della carta come espressione di eleganza, frutto di sapiente artigianato. 


La mostra Principe della XXVII edizione di Artigianato e Palazzo ai Giardini e a Palazzo
 Corsini di Firenze (dal 16 al 19 settembre), infatti, s’intitola Enrico Magnani Pescia. L’arte della carta a mano dal 1481. Allestita nel salone da ballo del palazzo esporrà una selezione di carte filigranate, conservate al Museo della Carta di Pescia, che raccontano gli oltre cinquecento anni della cartiera nota in tutto il mondo. 



Sulla sua carta hanno scritto Lord Byron, i fratelli Shelley e Gabriele D’Annunzio di cui è conservata una lettera personalizzata con un’ordinazione. Come ha ricordato Massimiliano Bini, Presidente del Museo, la carta Magnani è servita per gli scritti oltre che di D'Annunzio, di Leopardi, per la musica di Giacomo Puccini, per i disegni di Picasso, De Chirico, Morandi, Burri, Annigoni, Viani. Nel 1812  per il matrimonio di Napoleone con Maria Luisa d’Austria fu realizzata una carta con i ritratti degli sposi di cui a Palazzo Corsini sarà esposto il telaio (v.foto in alto). Non a caso per presentare l’evento a Milano è stata scelta la galleria Carlo Orsi, dove è in corso una mostra su Napoleone. Con la carta Magnani è stata realizzata carta bollata in Brasile, banconote, titoli azionari e assicurativi in diversi Paesi. Come ha raccontato Francesco Magnani, Amministratore dell’impresa Enrico Magnani Pescia, con la morte prematura del padre, alla fine degli anni 80, la cartiera chiude. Ed è l’impegno della famiglia Carrara e di Marco Carrara in particolare a raccogliere il testimone. Con una ricerca dei vecchi maestri cartai, chiamati per formare in sette anni giovani cucitrici, filigranisti e futuri maestri cartai. Riapre così quella che per la sua funzione di dare lavoro a Pietrabuona, frazione di Pescia, veniva definita Fabbrica dell’oro. Oltre a dare lavoro, ora fornisce quelle straordinarie carte, veri biglietti da visita, è il caso di dirlo, di stile ed eleganza. Un’impresa anche in linea con i tempi, perché attenta alla sostenibilità.  La carta, infatti, è fatta a mano e asciugata al vento e all’aria. Durante Artigianato e Palazzo i maestri cartai saranno all’opera come altri artigiani. Non nei giardini, ma all’interno del palazzo, non nei saloni, ma in quelli che sono stati i luoghi di lavoro. Dalle scuderie alle officine dei meccanici, con le vecchie auto e le vecchie biciclette restaurate, fino agli ambienti dove si custodiva la legna tagliata per i caminetti della casa. “Per una mostra di artigiani più che di artigianato” ha precisato Neri Torrigiani, ideatore e organizzatore di Artigianato e Palazzo insieme a Sabina Corsini, Presidente dell’Associazione Giardini Corsini.


  


Nessun commento:

Posta un commento