Pandemonio. Tra vita morte e miracoli. Così s’intitola la mostra che inaugura oggi alla Maison de l’Artisanat International a Gignod, a pochi chilometri da Aosta. Titolo intrigante che stimola la curiosità e ben anticipa contenuti di storia, arte, artigianato, tenuti insieme dal filo dell’attualità. Un ennesimo, felice esempio di come la creatività si sia manifestata in questi tempi di Covid. Voluta da Nurye Donatoni, conservatore dei musei dell’IVAT(Institut Valdotain de l'Artisanat de Tradition), con l’allestimento di Fabrizio Lava, affronta, su svariati piani, come l’uomo nei secoli si sia confrontato con le epidemie. Dai sistemi di difesa più o meno validi alle implicazioni sociali e religiose. Dalla ricerca scientifica alle credenze popolari fino alle sculture di arte sacra del Seicento e dell’Ottocento o all’ arte tribale africana. Con una parte significativa dedicata all’attuale pandemia. Esposti su sedici grandi pannelli ci sono foto e testi di professionisti, alcuni dei quali della Neos, associazione giornalisti di viaggio. Raccolti da Pietro Tarallo e Maddalena Stendardi, raccontano di un mondo completamente cambiato. Immagini di città e metropoli deserte, New York (foto Matt Sclarandis), Milano, Firenze,si alternano a quelle di una natura che si palesa all’improvviso (il cigno con i suoi piccoli, foto Giovanna Dal Magro). Ritratti di persone comuni in una realtà sempre più virtuale si affiancano a situazioni di estrema desolazione. Flash, sia fotografici che di parole, di un quotidiano modificato tratteggiano un panorama surreale, filtrato da una garbata ironia. A completare l’esposizione manufatti realizzati dagli artigiani valdostani durante il lockdown e opere di artisti ispirati dalla pandemia. La mostra è aperta fino al 31 ottobre, tutti i giorni dalle 13 alle 19, escluso il lunedì. L’ingresso è libero. www.lartisana.vda.it
mercoledì 12 agosto 2020
STORIE DI ORDINARIA PANDEMIA
Pandemonio. Tra vita morte e miracoli. Così s’intitola la mostra che inaugura oggi alla Maison de l’Artisanat International a Gignod, a pochi chilometri da Aosta. Titolo intrigante che stimola la curiosità e ben anticipa contenuti di storia, arte, artigianato, tenuti insieme dal filo dell’attualità. Un ennesimo, felice esempio di come la creatività si sia manifestata in questi tempi di Covid. Voluta da Nurye Donatoni, conservatore dei musei dell’IVAT(Institut Valdotain de l'Artisanat de Tradition), con l’allestimento di Fabrizio Lava, affronta, su svariati piani, come l’uomo nei secoli si sia confrontato con le epidemie. Dai sistemi di difesa più o meno validi alle implicazioni sociali e religiose. Dalla ricerca scientifica alle credenze popolari fino alle sculture di arte sacra del Seicento e dell’Ottocento o all’ arte tribale africana. Con una parte significativa dedicata all’attuale pandemia. Esposti su sedici grandi pannelli ci sono foto e testi di professionisti, alcuni dei quali della Neos, associazione giornalisti di viaggio. Raccolti da Pietro Tarallo e Maddalena Stendardi, raccontano di un mondo completamente cambiato. Immagini di città e metropoli deserte, New York (foto Matt Sclarandis), Milano, Firenze,si alternano a quelle di una natura che si palesa all’improvviso (il cigno con i suoi piccoli, foto Giovanna Dal Magro). Ritratti di persone comuni in una realtà sempre più virtuale si affiancano a situazioni di estrema desolazione. Flash, sia fotografici che di parole, di un quotidiano modificato tratteggiano un panorama surreale, filtrato da una garbata ironia. A completare l’esposizione manufatti realizzati dagli artigiani valdostani durante il lockdown e opere di artisti ispirati dalla pandemia. La mostra è aperta fino al 31 ottobre, tutti i giorni dalle 13 alle 19, escluso il lunedì. L’ingresso è libero. www.lartisana.vda.it
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