…ma anche tra le righe, i rombi, le geometrie. Le
stampe geometriche sembrano essere uno dei temi clou di questo primo giorno di sfilate milanesi. Più che di quadri è giusto parlare di finestrati
su fondo bianco per gli scamiciati, gli chemisier, gli abiti con alta cintura
in vita di Maryling. Ricordano certe
foto di dive o di eleganti signore degli anni '40. Sofisticati, ma freschi
con cenni di blu, rosso e giallo (a sinistra). Le righe e i quadri, che richiamano il
Secessionismo viennese, sono da sempre nel cuore e nelle corde del viennese Athur
Arbesser, che questa volta prende ispirazione anche dalle sculture di Fausto
Melotti, tra razionalismo e metafisica. Ed ecco in passerella capi classici come
il trench, l’abito diritto o la gonna plissé rivisti in questa chiave. E’ il gioco delle sfumature e dei riverberi
materici quello che caratterizza la
collezione di Alberto Zambelli che punta al bianco ottico in una varietà di
materiali, dal cotone al latex, dal chiffon di seta al pizzo per forme a uovo, a tunica, a kimono. Ai piedi le modelle
portano sandali o stivaletti con suola
su doppio cubo (in alto a destra). Al di fuori degli schemi e quindi in controtendenza Byblos. Lo
stilista Manuel Facchini sceglie come punto di partenza il Burning Man evento hippie del 1986 nel deserto del Nevada. Nessuna
costrizione, nessun vincolo. Ma esplosione di frange, applicazioni, effetto
metallo, volumi oversize. Le modelle con occhi azzurri e capelli neri
sembrano la materializzazione di Lisbeth Salander della Trilogia Millennium. Le
fantasie ipercolorate di La Double J (in alto a sinistra, collezione
creata dalla giornalista americana Jennifer Jane Martin arrivano su tavolini e
sedie, in collaborazione con Kartell. Disegni geometrici anche per le stampe su
seta, viscosa, seersucker per il viaggio nel mondo di Carlotta Canepa.
Sostenitrice di una moda rispettosa dell’ambiente, la giovane
stilista-imprenditrice è stata selezionata dalla Camera della moda Italiana tra i brand emergenti più interessanti. Giulia Marani riprende i temi portanti del
marchio creato dal padre Angelo, dall’animalier ai fiori, agli inserti di
pitone e li attualizza accostandoli in un patchwork contemporaneo, per una
collezione assolutamente trasversale per la signora, come per la ragazza, dalla
mattina alla sera.
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