mercoledì 18 giugno 2014

SARTORIALE DEGAGE'


Il battistero "vestito" da Emilio Pucci
Tavoli da ping pong invadono il cortile della Fortezza da Basso di Firenze. Il ping pong è il tema guida di questo Pitti. Molto azzeccato e non solo perché sta tornando di moda ed è lo sport preferito dei cinesi. Unisce movimento fisico a pensiero, concentrazione, velocità, strategia, caratteristiche fondamentali per avere successo nella moda. 
Continua la tendenza al sartoriale degagé, il confine fra formale e sportswear è sempre più sottile. “All’uomo contemporaneo piace cambiare d’abito” dice Massimo Rebecchi.Ed ecco giacche e camicie in abbinamento-contrasto con stampe geometriche e in colori vivaci. Leggerezza e sartorialità sono i diktat di Brunello Cucinelli. C’è lo spolverino, giacca slim un po’ allungata, dal taglio impeccabile, portata con il gilé e la polo al posto della camicia. Pantaloni con pinces, più aderenti sotto il ginocchio. Tra i nuovi colori una gamma insolita di rossi. Rivisitati gli smoking. Abiti da sera alternativi anche da Lardini che, oltre alla linea di Gabriele Pasini e alla Reversibile, presenta Lardini + Wooster. Disegnata dal direttore artistico e blogger americano è un’indovinata sintesi di sartorialità  e street style. Sahariane stropicciate e camicie bianche con maniche a righe. Chic confortevole e non esibito da American Vintage. “E’ un basic rivisto, pezzi quindi normali come una T-shirt ma con dettagli curati, tagli particolari, studi sui materiali e i lavaggi” commenta Michael Azoulay stilista e imprenditore. Il nome viene da un suo viaggio in America e  ben esprime quel concetto di pezzi classici rivisitati e ringiovaniti, ideali per un trentenne-quarantenne che segue la moda, ma non pedissequamente. Punta sui dettagli Circle of Gentlemen, dedicata a un dandy contemporaneo. Molto cotone dalla morbidezza del cashmere e per i pantaloni denim con quattro tipi di lavaggio.
Anche l’accessorio si adegua al trend. Doria svecchia il classico panama, non solo con differenti tipi di intrecci, ma con l’ala  in materiale diverso,perfino in PVC. Recupera i tessuti d’archivio   e li accosta anche al denim. Bresciani per le calze punta al colore e per i disegni si ispira all’Op art di Vasarely. Stile urbano-confortevole nella capsule collection Geox disegnata da Patrick Cox: interni camouflage per il mocassino, trafori per le sneakers, polacchini con mix di denim blu e pelle brown, e stringate dalle tinte sbiadite effetto invecchiato.
Si festeggiano i sessant’anni del Centro di Firenze per la moda Italiana. Dopo Emilio Pucci che ha avvolto il battistero in un enorme foulard, è la volta di Ermanno Scervino, che crea un tableau vivant sotto i portici del palazzo al Forte del Belvedere.    I modelli indossano una capsule collection che sarà venduta solo nelle boutique monomarca e on line. Senza stagione, accosta pantaloni da jogging a giacche sartoriali. Flash rock per gli accessori . Colore dominante  il bianco in omaggio alla sala Bianca di Palazzo Pitti, prima sede delle sfilate italiane. Nei completi, ma anche nei dettagli e in quattro degli abiti da donna presentati in un salone interamente rivestito di specchi. Più tardi i modelli si spostano su una pedana di vetro nel belvedere. Sulla facciata vengono proiettate immagini varie, comprese quella della sala Bianca.

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