E’
tra le città europee da tenere
d’occhio. Come se non avesse già abbastanza attrattive, Marsiglia si sta
preparando per essere la capitale europea della cultura nel 2013. Il make up è
iniziato da molto tempo e i risultati si vedono già. Sicuramente il “grosso”
delle novità è nella zona del porto. Ma anche nelle vicinanze del Panier, il
centro storico. Per esempio
l’ex ospedale, enorme edificio ottocentesco, che
diventerà un hotel a cinque stelle. Tra i
nomi doc che hanno collaborato o stanno collaborando al progetto sulla
città, spicca Zaha Hadid, di cui è
già “in funzione” la straordinaria
torre. Vi lavorano 300 persone alle dipendenze del secondo armatore più
ricco del mondo. E’ un’architettura che bisogna vedere anche da vicino, andando
sotto l’incredibile volta da cattedrale del Tremila. Magari arrivandoci con uno
dei futuribili tram dal centro. Anche Stefano Boeri, l’assessore alla
cultura di Milano, sta costruendo un palazzo che ha le sue fondamenta
addirittura in mare. In un enorme buco sta crescendo un grandioso cinema multisala. Per la consulenza è stato
interpellato Luc Besson. Ogni
mese, forse ogni settimana la visione prospettica del porto cambia.
I container restano sempre
moltissimi. Niente di strano dal momento che si è di fronte a un luogo di
carico e scarico. Ma qualcuno di questi non ha un’ubicazione così scontata. Ce
ne è uno, per esempio, che si vede di sfuggita passando sulla strada
sopraelevata .E’ blu ed è al centro di un prato , un po’ isolato. Guardando
bene si vede che è sorretto da due giganteschi lottatori di sumo. E’
un’installazione, si chiama “It takes two to tango”. E’ dell’artista
scozzese David Mach (classe 1956)
ed è proprio davanti al nuovo palazzo destinato a contenere gli archivi e la
biblioteca di stato. Spostandosi
verso il centro sul Boulevard de Dunkerque, ecco altri container di vari
colori. Sono un po’ inaspettati,
così lontani dal porto. Su uno si nota una scritta che lascia perplessi
“Collège Claude Izzo”. Cosa c’entrano i container con un collegio dedicato al
grande giallista marsigliese? Proseguendo l’osservazione, si riesce a capire che i container sono
legati a un edificio contemporaneo. Appunto un collegio con il nome dello
scrittore, scomparso prematuramente nel 2000, che di Marsiglia diceva:”Non è una città per
turisti…Sempre a metà strada fra la tragedia e la luce”.
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