
una folgorante carriera oltreoceano è stato determinato da un episodio che lei definisce tra le sue gioie più grandi. E cioè l’aver versato un bicchiere di whisky addosso a Darryl Zanuck, il potentissimo Mr.20th Century Fox, che tentava un’avance. Comunque ha continuato a girare film diretta da registi come Federico Fellini (Giulietta degli spiriti), François Truffaut (Effetto notte), Terry Gilliam (Le avventure del barone di Munchausen), Franco Zeffirelli. Questa e molte altre curiosità e ricordi sono nel libro Valentina Cortese 100 ritratti (Skira Editore) su progetto di Antonio Zanoletti, a cura di Elisabetta Invernici. Con contributi di Antonio Calbi, Flavio Caroli, Piera Degli Esposti, Carla Fracci, Giulia Lazzarini, Franco Zeffirelli. I ritratti vanno dai primi degli anni '40 a quelli di Pierluigi del 1973 (in basso), di Maria Mulas del 1974, fino agli ultimi, di Bob Krieger del 2001 e dei tre del 2013 di Giovanni Gastel. Per quanto le mode cambiano, la sua bellezza resta assolutamente immutata e soprattutto il suo stile, quell’eleganza e quell’espressione intelligente e di fascino senza tempo, propria della vera diva. Come del resto racconta il film Diva! con la regia di Francesco Patierno, in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia e allo Spazio Oberdan di Milano, in occasione della presentazione del libro. Prendendo spunto dalla sua autobiografia Quanti anni sono passati, ne racconta la vita, interpretata nelle varie fasi da diverse attrici, da Anita Caprioli a Barbora Bobulova, da Carolina Crescentini a Isabella Ferrari e altre. Una trentina dei cento ritratti si possono vedere allo Spazio Oberdan fino al 12 agosto, dove è anche possibile consultare il volume, assistere alla proiezione di una selezione dei suoi film e del docufilm Valentina Cortese. Uno stile inimitabile, edito da Edizione Evi.
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