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Il cinghiale Ugo-Remigio |
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L'Osservatorio del Righi |
E’
uno dei tormentoni dell’estate ligure. Quasi come la passione del SUP (stand
up paddle) che da quanto dicono i
giornali locali ha sostituito ogni forma di sport acquatico. L’invasione dei
cinghiali, si parla di trentamila esemplari, è l’evento del momento. Prolifici,
aggressivi, audaci, incontenibili sono diventati i nemici numero uno dei
coltivatori e non solo. C’è chi li ha visti tuffarsi nelle piscine di casa, chi
passeggiare con prole al seguito sul lungomare, chi buttarsi sui cassonetti nei
centri abitati, sparpagliando spazzatura dappertutto. Si parla già di caccia
permessa, con grande tripudio dei cacciatori e disapprovazione degli
animalisti. Imminente di sicuro un intervento in difesa di Brigitte Bardot.
Previsti racconti strappalacrime di famigliole pelose sterminate. Soprattutto
da parte di chi ha avuto con i cinghiali incontri ravvicinati positivi. Come i
frequentatori della collina del Righi di Genova, dove pare si aggiri un certo
cinghiale Ugo, per alcuni Remigio. Lo si vede solo di giorno preferibilmente di
sabato e domenica quando il parco è più frequentato. Per niente timido si
avvicina alla gente, si compiace delle carezze, chiede da mangiare senza
insistenza, anche perché sa che nei cestini può rimediare ottimi pranzetti. Non
si sa come sia capitato lì, si presume che sia single dato che non lo si vede
mai accompagnato. Fatto piuttosto singolare per un animale socializzante come
il cinghiale. Forse ha una famiglia da cui ritorna puntualmente la sera.
Nessuna speranza quindi di poterlo incontrare per chi va al vicino Osservatorio
Astronomico del Righi (serate speciali 27 e 28 agosto). Che può consolarsi con
la visione dell’Orsa maggiore o con una vista superlativa dal ristorante
Montallegro. Arredo vintage con foto in bianco nero di una Genova che non c’è
più e focaccia al formaggio o farinata servita su vassoi palafitte.
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