CON I PIEDI PER TERRA
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Barons Papillom |
Se un tempo ci si poteva chiedere
perché esistesse una forma di collezionismo, anzi di feticismo per le scarpe,
ora è più facile darsi una risposta. Non si punta più alla comodità, alla
raffinatezza dei materiali, alla linea, alla resistenza. Se per certi tipi di
scarpe questi criteri resistono ancora,
per la maggior parte ormai la scelta si
basa
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Sergio Rossi |
sul dettaglio, la forma osé,
l’originalità. Negli anni Settanta aveva fatto scalpore il marchio francese Kickers che per i bambini metteva un tondo verde sulla scarpa sinistra
e uno rosso sulla destra, per aiutarli a vestirsi da soli. Ora il dettaglio
passerebbe inosservato, sarebbe
secondario. Perché si cerca l’effetto facile, che non sempre coincide con il
buon gusto e il funzionale. Ma da com’è “gestito” diventa curiosamente
l’elemento che discrimina una scarpa di stile da una che non lo è. Se fossero
realizzati in materiali scadenti e non lavorati da abili artigiani, cosa
sarebbero certi polacchini traforati (Sergio Rossi) o certi ibridi
sandalo-stringata maschile (Santoni)? O le slippers da uomo con un camouflage fatto
di posizioni del Kamasutra (Jimmy Choo)
o tempestate di pillole (Alberto
Moretti)? Nell’eccentricità “di stile” si può trovare perfino la funzionalità.
Come nelle sneakers francesi Barons Papillom, approdate da pochi mesi in
Italia. In colori shock con applicazioni varie e suola con la piantina
stilizzata di Parigi, hanno soletta
interna in pelle pregiata per essere calzate a piedi nudi e un furbo cinturino
con velcro per metterle e toglierle più facilmente.
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