Che il gioiello sia una forma d’arte è risaputo e riconosciuto, ma che possa avere un riferimento con un movimento artistico non è così scontato. Eppure succede. Ne sono un esempio i gioielli di Alberto Zorzi, maestro orafo classe 1958, nella mostra curata da Alessandra Quattordio alla Babs Art Gallery di Milano. Come dice il titolo Geometrie nello spazio "nell'approccio scultoreo" si nota uno studio, appunto, delle geometrie e una ricerca del movimento che in qualche modo rimandano al Futurismo. I gioielli esposti, tutti esemplari unici, si distinguono in pezzi definibili storici e in una ventina degli ultimi vent'anni.
Tra i primi la spilla Opera Aperta dove un rubino sintetico esce come un fiore da una piccola coppa d'oro (in alto) o la spilla Structura con quarzi dal taglio a lastra (al centro). Sono opere più recenti il collier Metropolis con un pendente in cui elementi in oro e onice richiamano una città futuribile (in basso) o l’incredibile bracciale Scriptura in argento dalla forma perfettamente cubica. O ancora l'anello La fecondità con due sfere d’argento all’interno di una conchiglia d’oro semiaperta. In contemporanea nella galleria da vedere la mostra Vivide Cromie animali, a cura di Ermanno Tedeschi con le opere di Edgardo Maria Giorgi, giovane artista e graphic designer torinese. Sono dei pannelli con dipinti di nove animali in via d’estinzione nei quali l'artista incastona delle gemme colorate, illuminate da un punto luce “che esalta la diversità tra la componente opaca e quella trasparente”. Di Giorgi anche alcuni pezzi dell’Agiografia Illuminata, rappresentazione dei santi in chiave contemporanea, già esposta in Vaticano. La duplice mostra, inaugurata il 25 novembre, chiude il 31 gennaio 2022. La galleria, in Via Gonzaga 2, è aperta da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18. Altri orari su appuntamento.
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