Certo se si confronta con le edizioni degli anni passati la Vendemmia di Via Montenapoleone(Milano)di giovedì scorso potrebbe essere definita un insuccesso. Iniziata alle 18,30 sporadicamente, dal grosso, si fa per dire, intorno alle 19, alle 20, cioè nel clou perché terminava alle 21,30, contava pochissima gente in giro. Molti negozi, presenti gli altri anni, non hanno aderito e in quelli aperti s’intravvedeva un vuoto quasi pneumatico all’interno, con inutili angeli-custodi-guardiani all’ingresso muniti d’inutili elenchi invitati. E questo nonostante la zona della Vendemmia fosse limitata a Via Montenapoleone con pochi flash in Via Sant’Andrea e pochissimi in Via Gesù. Colpiva anche il fatto che ci fosse meno illuminazione e nelle vetrine dei negozi non aderenti il minimo della luce. Le eccezioni ci sono state. Con entrate contingentate e qualcuno che ha dovuto aspettare in coda, per evitare pericolosi assembramenti. E’ importante comunque che la manifestazione ci sia stata, un segnale di ripresa e un’ulteriore dimostrazione della voglia di normalità, ma con saggezza. Nel nuovo negozio Bally, che prende lo stile della piazza milanese al pian terreno, quello dello chalet svizzero al primo piano e dell’appartamento milanese al secondo, i vini erano quelli del Castello di Fonteruoli nel Chianti, proprietà della Famiglia Mazzei dal 1435. In assaggio tre Gran Selezione in zone e vitigni diversi, destinati a diventare tra dieci anni vere eccellenze. Molto esclusivo e in pochissime bottiglie lo champagne, misto di Chardonnay e Pinot, da degustare nella boutique Missoni. E’ prodotto da Frerejean Frères cantina fondata nel 2005 da tre fratelli della famiglia Taittinger, una garanzia. Ha più di cent’anni invece la cantina di Mionetto a Valdobbiadene, terra del Prosecco, ospite da Chiara Boni tra Petite Robe e deliziosi completi. Due le proposte della Luxury Collection, un Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg e un Cuvée Sergio 1887 Rosé.
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