Se si ha
ancora qualche perplessità sull'Ulisse di Joyce. Se si pensa che sia un testo
pesante, oscuro, alla portata di pochi intellettuali. Ma soprattutto che non
possa essere una lettura piacevole e surreale di grande umorismo,
guardando i quadri di Paolo Colombo ogni dubbio in proposito svanisce. In più
di 100 oli l'artista ha interpretato visivamente la lunga giornata di Leopold
Bloom, il protagonista del romanzo. Sono immagini di forte impatto dove come
in un mosaico a ogni tassello corrisponde un elemento più o meno chiave del
racconto. Ci sono piatti e cibi, bottiglie e bicchieri colmi di birra o vino
per simboleggiare il girovagare fra un pub e l'altro del capitolo dell'Eumeo.
Ci sono le gambe femminili con calze e giarrettiere ammiccanti per rendere il clima del bordello di Circe. C'è il letto disfatto e pieno di
sottintesi d Molly. Ma tutto in un assemblaggio coloratissimo, che spinge
all'osservazione attenta, al quasi-gioco per individuare sulla tela i frammenti
della narrazione.
I dipinti
joyciani, raccolti in un video di una mezz’ora circa proiettato su uno schermo,
hanno fatto da cornice alla lezione-evento sullo scrittore irlandese, organizzato
ieri, all’Università Cattolica di Milano, da Giuliana Bendelli, docente di
letteratura inglese. Per il secondo anno, questa volta con cinque giorni di
ritardo, si è festeggiato il compleanno di Joyce. Con la lettura animata di
stralci di quattro capitoli dell’Ulisse da parte di fans del romanzo. A completare
la particolarissima lezione, tre giovani e brillanti “dottorate” hanno letto,
in lingua originale e non, poesie e scritti su autore e opere, firmati da
grandi della letteratura, Borges compreso.
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