mercoledì 23 novembre 2016

LA FORZA DELL'IMMAGINE



"Cosa sarebbe la moda senza la fotografia?” ha detto Domenico Piraina direttore di Palazzo Reale a Milano, presentando la mostra di Vanessa Beecroft (dal 24 al 29 novembre) nell’appartamento del Principe di Palazzo Reale. Fa parte del Photo Vogue Festival (a Milano dal 22 al 26 novembre). Lo propone  e lo cura la rivista che ha maggiormente contribuito a portare la fotografia di moda a livello di espressione artistica. Presieduto dal direttore di Vogue Franca Sozzani e diretto dalla senior photo editor Alessia Glaviano, il festival vuole diventare un appuntamento annuale. Coinvolge grandi maestri della fotografia, artisti, ma anche   emergenti. C’è infatti un’esposizione dedicata ai lavori dei giovani,  selezionati con uno scouting  sul canale PhotoVogue. Una particolare attenzione è data alle donne con The female Gaze, anch’essa nello spazio  industriale riconvertito di Base Milano. In mostra le fotografe che hanno rivoluzionato il modo di proporre il corpo e la figura femminile.  Come ha detto Glaviano sta succedendo nella fotografia quello che si era verificato nel cinema dove per  molto tempo la visione di un film era mediata da una prospettiva decisamente maschile. Da vedere gli scatti di Ellen Von Unwerth (foto in basso)  Isabelle Wenzel (foto in alto), e quelli di artiste  più che fotografe, come Nan Goldin, Cindy Sherman, Vanessa Beecroft. Di quest’ultima ci sono le polaroid scattate tra il 1993 e il 2016  riferite a sue performance, oltre a qualche scultura sempre sul tema del corpo femminile. “L’uso delle foto è necessario per la natura  effimera delle mie performance…è un modo per immobilizzare un ritratto” ha detto Beecroft, che si è dichiarata entusiasta e onorata  di avere i suoi lavori in quel contesto. Anche se forse il contrasto fra le foto così contemporanee e le tappezzerie e i soffitti affrescati non è sempre sufficientemente forte per  valorizzarle. A completare il festival, oltre a mostre in gallerie private, una serie di incontri e talk con artisti, critici d’arte, personaggi come  Mario Calabresi, direttore di La Repubblica.

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