martedì 1 novembre 2016

BORSE IN RIALZO

 Grace Kelly e Kelly Hermès

 Lovy bag Trussardi

Prima esisteva solo la Kelly dedicata a una principessa, poi sono arrivate le altre, in omaggio ad attrici, cantanti, first lady. Alcune non prendono il nome della celebrata, ma chi l'ha disegnata sostiene di essersi ispirato  a lei.  Sono sempre di più, nascono come funghi. Sembra che nessuna celebrity  possa ritenersi tale se non ne ha una con il suo nome. Molte borse quando escono hanno una risonanza incredibile. La vera donna non può farne a meno. E poi improvvisamente con la stessa velocità con cui avevano trionfato scompaiono dalla scena. Le più fortunate resistono in forma di pessime imitazioni  sui tappeti dei vu cumprà. Comunque la borsa è uno dei pezzi del guardaroba più considerato attualmente. Questo nonostante le donne di potere, dalle cancelliere alle ministre, dalle first lady alle direttore di magazine internazionali ostentano il non portare borse. A conferma che per loro basta uno sguardo o un tocco di smartphone per avere  subito quello che le donne comuni si affannano a cercare nei reconditi spazi della loro borsa. Inesistente per decenni sulle passerelle, da qualche anno la borsa è la regina della foto-dettaglio da sfilata. Tutti ormai la contemplano  in collezione. E non è solo il marchio di abbigliamento per completare il look, o lo scarpaio per ampliare i suoi orizzonti. La vogliono il tessutaio e il mobiliere, il cappellaio e il fabbricante di penne, il gioielliere e l'orologiaio, l'azienda di cravatte e quella di profumi. Basta un piccolo elemento personalizzante del brand per giustificare il nuovo prodotto. Oppure un anniversario aziendale o un qualche compleanno, anche poco universale. Vedi i novanta anni delle martingale dei cappotti, piuttosto che i cinquanta dei coprisedili d'auto  o ancora i trenta dei cagnolini da lunotto posteriore. Quale il segreto del suo successo? Il suo essere democratica e politicamente corretta. La stessa borsa può accessoriare la casalinga di Voghera di 80 kg x 1 metro e 60 e la chirurga di Bologna di 40 kg x 1 metro e 70. O ancora la diciottenne di Catania e la bisnonna di Abbiate Guazzone. Ovviamente con identico potere d'acquisto. Elemento però trascurabile, considerati i molti falsi in circolazione e la caratteristica della borsa di essere un'idea regalo.

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