Guida archeologica del rock. Si potrebbe definire
così New York Serenade, il libro,
edito da Skira, che racconta attraverso le foto di Ciro Frank Schiappa e i
testi di Michele Primi, i luoghi della città legati alla storia del rock. Alcuni,
pochi, sono rimasti tali e quali, altri sono cambiati. Possono essere stati l’abitazione di
qualcuno o punti di ritrovo, di incontri, di primi concerti o semplicemente angoli
ispiratori di qualche canzone. Ci sono posti conosciuti e rimasti tali come la casa
in mattoni rossi a Brooklyn, dove nel 1967 andarono ad abitare per 80 dollari al mese Patti Smith e Robert Mapplethorpe. O il Chelsea Hotel della memorabile
canzone di Leonard Cohen, in cui lui evoca un rapporto sessuale in ascensore
con Janis Joplin, come rivelerà anni dopo. Quasi uguale il giardinetto che segna il
confine tra Central Park e Harlem, Accross 110th Street, che è anche il
titolo della canzone di Bobby Womack del
1972 (foto in basso). Altri luoghi sono completamente trasformati e sono stati
riconosciuti per le strisce pedonali o qualche altro dettaglio. Come il night Club Kansas City al 213 di Park Avenue South,
frequentato da Andy Warhol e dove Iggy
Pop fu presentato a David Bowie . C’è la foto di una tavola calda che
potrebbe essere il Tom’s Diner di
Suzanne Vega dove lei racconta la morte
di un attore, individuato poi come William Holden. E c’è quell’angolo della
Lexington con la 125th dove Lou Reed nella canzone incontrava il suo pusher. Ed
era vita vissuta e tutto vero “tranne il prezzo dell’eroina” aveva commentato a
suo tempo il rocker (foto al centro). Una farmacia sotto i viadotti di Queens Boulevard
ha sostituito il Pop Corn, locale
dove i Kiss fecero il loro primo concerto nel 1973. Ad ascoltarli c’erano dieci
persone, compreso lo staff. Da Springsteen a
Paul Simon, da Jimmy Hendrix a Woody Guthrie, a Bob Dylan, a tanti
altri. Per ognuno di loro c’è uno o anche più luoghi fotografati. Di John
Lennon e Yoko Ono c’è la casa dove abitavano. Non il Dakota in Central
Park, ma il loro primo appartamento in
Bank Street, nel Village. Perché, come ha detto Schiappa, la musica di rottura
come il rock, con le sue varie correnti,
nasce dalla rabbia e dove c’è disagio. Ed è questa la New York di Serenade.
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