CASALINGHE INQUIETE
A un primo sguardo fanno pensare ai dipinti di Norman
Rockwell, potrebbero essere opera di qualche suo emulo. L’ambientazione è quasi
sempre la casa borghese americana anni Cinquanta, con tutti i dettagli tipici e
i colori forti ma reali. Con solo qualche piccolo tratto caricaturale accentuato
dei personaggi. Ma poi a guardare bene sul carrello della sorridente padrona di
casa in grembiule e chignon, oltre le tazze per il tè con le amiche, c’è una
testa di uomo in un piatto con sangue. Ad apparecchiare un’elegante tavola ci
sono due donne in divisa bianca. Non sono cameriere, ma infermiere e una delle
due sta versando un liquido rosso da una brocca, che non è vino… Le tre
apparentemente amabili signore nel salotto kitsch denunciano ognuna qualcosa di
anomalo a cominciare dai tre paia di occhiali di una di loro. Sono alcune delle
opere di Natalka Husar in mostra fino al 24 novembre all’Angell Gallery di
Toronto, galleria particolarmente attenta all’avanguardia e ai talenti
emergenti. Husar, classe 1951,nata nel New Jersey da genitori ucraini, ma
residente in Canada, è un’eccezione nel senso che è molto conosciuta, con alle
spalle oltre 35 mostre personali e varie collettive. Le sue opere sono in
importanti gallerie e musei d’arte moderna e contemporanea, affiancate a quelle
di artisti come Lucien Freud, Anselm Kiefer , Otto Dix. Tra i suoi soggetti
preferiti le donne, raccontate con uno stile e un linguaggio a metà fra il
fotogiornalismo da quotidiano e la pulp-fiction. “Raymond Chandler si sentirebbe a casa sua in questi quadri” ha
scritto un critico. (www.angellgallery.com)
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