mercoledì 22 febbraio 2023

NOVITA' VO CERCANDO

Non è facile in un momento in cui si parla di continuo, e giustamente, di sostenibilità, salvaguardia dell’ambiente e degli animali, avere un brand, noto e consolidato, di pellicce. Per chi lavora con i tessuti basta un piccolo sforzo per dimostrare la buona volontà, non è lo stesso per chi tratta pellicce. 




Simonetta Ravizza è riuscita nell’intento e non solo a parole. Ha realizzato una collezione rispettosa, senza tradire le origini. S’intitola La mia montagna chic, è tutta made in Italy e con una scelta di materiali certificati. Le pellicce sono di animali della catena alimentare: capra cashmere, mongolia, montone. Ma anche i capi abbinati sono in materiali certificati: chiffon per le gonne, piumini per le soprascarpe, tessuto scuba, quello delle mute, per i giubbotti. Total white per la presentazione, ma in programma anche colori, tutti naturali oltre al nero (foto in alto). Fuori dal coro, come sempre, Daniela Gregis. Dalla cartella stampa alla location, i Chiostri di Sant’Eustorgio, quindi all’aperto. Tre i colori, il bianco dei vecchi corredi, il nero e il rosso arancio. Fluide le forme, con stampe e dettagli ispirati al rétro, al futurismo e al futuribile. Scenografica l’apparizione di Benedetta Barzini, grande estimatrice del brand, con spolverino rosso arancio. Pure per Blazé la location è importante. Da sempre sceglie una casa particolare. Questa volta è un appartamento  anni 50, forse un po’ freddo, ma affascinante. Per i dieci anni del marchio dà visibilità al cavalluccio marino del logo, che si ritrova sui bottoni e sul retro  delle giacche. Sera in primo piano con molto velluto, paillettes, lamé e frange (foto al centro). Canadian, marchio tra i 17 di una solida azienda fiorentina specializzato in piumini, ne espone solo qualcuno, tra cui il bicolore, quello con l’intreccio e quello con zip per accorciarlo o allungarlo, e punta su una video immersione dove si mescolano tutte le proposte. Tradizionale, invece, la sfilata di Maryling, ispirata al viaggio come fuga dal quotidiano. Presenti i pezziforti del guardaroba nei tessuti classici ma con dettagli attualizzanti: la sfilacciatura nella sahariana di tweed, i revers della camicia allungati che movimentano l’austero completo grigio.La giacca mantella, piuttosto che gli inserti in tessuti a contrasto, in una palette di colori insolita. Per gli accessori Paciotti  propone il velluto per i sandali con tacco sottile di lei e per le sneakers e i mocassini di lui. La punta quadrata è un must.  De Wan, continua con il lusso accessibile. Dalle collane e i bracciali in corno o ossi di squalo alle piccole borse con manico di bambù, agli occhiali da Fashion Week con strass e lenti rosse, ai foulard con la riproduzione dei quadri di Roberto De Wan o i top in tessuti dipinti da lui e merletto di Latronico (foto in basso). Roberto De Wan partecipa all’iniziativa Nel paese delle meraviglie, per cui durante la settimana della moda vari locali e negozi del Quadrilatero milanese ospitano mostre d’artisti.  


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