martedì 24 marzo 2015

OLTRE IL GIARDINO

C’era da aspettarselo che Orticola, mostra mercato di fiori e piante a Milano dall’8 al 9 maggio, prevedesse uno spazio per il verde commestibile, in linea con il tema Nutrire il pianeta dell’Expo.  Così accanto al prato fiorito si potranno  ammirare l’orto e il giardino aromatico. Ci saranno I giardini da mangiare, allestiti da coppie di vivaisti, per rivelare le insospettabili doti alimentari di alcuni fiori. Come l’iris,  perfetto per zuppe, ripieni, risotti. Ma questo non è l’aspetto caratterizzante dell’edizione. Che non solo festeggia i suoi primi vent’anni, ma anche i 150 dell’Associazione Orticola di Lombardia. Non è un caso l’apparizione della rosa Francesca Marzotto Caotorta, creata dal roseto Barni e dedicata all’ ideatrice di  Orticola. “In genere le rose si battezzano con  nomi di donna brevi, tipo Eva” ha commentato con ironia understatement l’esperta di giardinaggio, nonché fondatrice della rivista Gardenia, commossa e gratificata per l’omaggio. Le rose italiane saranno comunque al centro dell’attenzione. Per anni considerate in secondo ordine rispetto alle inglesi, potranno gloriarsi di un libro su di loro, scritto proprio da un inglese e presentato durante la manifestazione. Altra novità  l’entrata da Palazzo Dugnani, enfatizzata da palme giganti affiancate alle colonne, in un allestimento dell’architetto Marco Bay.  Subito dopo  Portale Blu, installazione di Lucio Micheletti, attrarrà gli ospiti con i suoi effetti ottici, sopra la fontana.  In partenza già  il 28 marzo un progetto di Orticola in collaborazione con MilanoAltruista per ridare lustro ai Giardini Pubblici, con lavori di manutenzione affidati a volontari. Attivissimi  i partner. Da Ceresio Sim, banca specializzata nella gestione patrimoniale, che dona alla città 18 panchine in legno. A  CityLife con un progetto di grandi Lotti Fioriti intorno al quartiere dell’ex Fiera, di cui cura la riqualificazione.

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