sabato 22 giugno 2013

NON E' UNA MODA PER VECCHI

 Costume National

Sensazione disarmante in questa prima giornata di moda-uomo milanese. Specie per chi ha superato i 25 e non pensa che farsi notare per l’abbigliamento sia una priorità della vita. Pitti ci ha abituati a un uomo attento al vestire,  ma  vero, con niente del manichino modaiolo indisponente. E ora perfino Corneliani che da sempre ha un’immagine maschile probabile, rischiando se mai la ripetitività, si sbizzarrisce con giacche dalle discutibili aperture diagonali o dalle inutili impunture. E accessoria con sandali da frate, un filo pauperistici per i consigli di amministrazione. Meno male che ci sono anche completi dal taglio impeccabile  e  belle maglie di cotone a grossi punti. “Schocking radiance” basterebbe la prima parola per la collezione di Tom Rebl. Se creatività vuol dire giacche con una specie di gonna sul dietro o improbabili gilet-grembiuli, meglio trattenere la fantasia e puntare sui colori, invece di attenersi al nero. Innovativa, ma plausibile, la nuova collezione di occhiali. Nero e bianco, con flash di colori shock da Déco District di Miami, per il cowboy tecnologico di Costume National. Per un target giovane, lontano da Wall Street. Non a caso veste nei prossimi tour Jovanotti e i Depeche Mode. Dalla giacca in pelle con frange al completo d’oro, al tuxedo nero da accostare a stivaletti d’oro. Andrea Pompilio manda in passerella anche la donna e si ha difficoltà a riconoscere quale sia la moda maschile e quale la femminile. Intriganti le stampe e l’uso di righe nei colori dell’inverno. Righe anche da Andrea Incontri che si ispira all’uomo del faro. Si può capire la mantella, il parka, i materiali leggerissimi, ma sfugge il perché di certe giacche di tre taglie in meno. Interessanti gli zaini a forma di pinna di squalo, per restare in tema. Che esistono uomini normali che vivono, lavorano,  viaggiano in modi normali  ce lo ricordano gli accessori. Hogan ricostruisce la vip lounge di un aeroporto e il nastro trasportatore bagagli per presentare le scarpe realizzate con attenta  lavorazione artigianale, pellami ricercati e finiture inedite e futuribili. Per renderle sempre più leggere e contemporanee. Confort ed eleganza sono gli obiettivi della collezione dei Fratelli Rossetti, giocata sul bianco e blu e sugli intrecci effetto paglia. Car Shoe inserisce un profilo di plastica bianca lungo tutta la tomaia e si lancia in vari toni dell’azzurro. Guardiani  inventa la sneaker chic in nabuk lavato e lo Shark boot,  sempre in nabuk  lavato,  e suola in gomma a dente di squalo. Anche Valextra accessoria un uomo reale.  Per lui sceglie borse e borsoni in kevlar total black con l’unica concessione di interni in colori fluo o forti. Ineffabili le cartelle, con tasche frontali e barra interna in carbonio per mantenere la forma. Colorati, non convenzionali, ma portabilissimi i capi da Brook Brothers che ha prodotto la maggior parte dei costumi maschili  di “Il grande Gatsby” di Baz Luhrmann. Dalle giacche profilate o in macramé della Black Fleece, disegnata da Tom Browne,  ai pantaloni  con  stampe di tartaruga o aragosta  della linea più giovane. Uomini normali, non giovani, non magri, non belli hanno sfilato con la collezione di Fabio Quaranta. Per dimostrare che si può essere innovativi nel vestire senza diventare caricaturali.


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