MUMAC Museo delle macchine da caffé del Gruppo Cimbali a Binasco (Mi) |
Chissà quanti sanno che in Italia c’è
un’associazione chiamata Museimpresa che raccoglie i musei delle aziende. Sono
una cinquantina, ma non sono tutti quelli esistenti in Italia. Non solo, nel 2003 è uscita la guida “Turismo
industriale in Italia”, edita dal Touring Club. E in novembre si svolge da anni la settimana della cultura di impresa
con mostre, filmati, dibattiti sul tema. “Un domani dovrebbe rientrare nella cultura e basta” commenta Magda Marsili,
segretario generale di Museimpresa. Può
sembrare assurdo che in un paese come l’Italia ricco di bellezze artistiche ci siano queste realtà un po’
stile Usa, dove la più piccola città dello stato più sconosciuto deve avere a
tutti i costi un suo museo, spesso
dell’inutile. Da noi non è così. Il
museo o l’archivio di un’impresa è importante per la comunicazione,
fondamentale per crescere e rinnovarsi. E’ stato questo il soggetto del
workshop Heritage organizzato alla Spazio Forma di Milano da Astarea, istituto
di ricerche di marketing. Da un sondaggio su un campione di 120 persone è
emerso che molti vorrebbero visitare
un’azienda per vedere come viene
realizzato un certo prodotto. In un momento di crisi in cui il consumatore è
sempre più attento e selettivo nell’acquisto, non gli basta più il marchio per
avere la conferma della qualità, ma ha
bisogno di vedere quello che sta dietro. E il museo serve a trasmettere dei valori e una storia solida.
“Mostrare le caratteristiche peculiari di un’azienda o le circostanze in cui è
nato un prodotto, spiega Laura Cantoni
di Astarea, non è una forma di passatismo pittoresco e nostalgico, ma una
premessa per costruire il futuro”. Per teatralizzare il percorso produttivo
sono sempre più numerosi anche i
festeggiamenti-compleanni, che testimoniano e raccontano il passato. Nel 2013 ne sono previsti diversi e non tutti
hanno cifre tonde, come 100 o 50 anni. Edison, per esempio, celebra i 130 anni, per ribadire che l’esperienza non
si improvvisa e ricordare di essere l’ azienda elettrica più antica d’Italia.
Quella che nel 1883 ha “acceso” per la
prima volta le luci alla Scala. E su questo Edison, è certo, si giocherà una carta a effetto.
Nessun commento:
Posta un commento