Oggi ultimo giorno di Fashion Week in presenza, domani cinque sfilate in streaming e il popolo della moda si sposta a Parigi. Una giornata non pienissima, ma con svariati spunti interessanti. Da Hui, brand cinese, la designer Hui Zhou Zhao continua quel percorso di collegamento tra Occidente e Oriente, tradizione e modernità. Ecco il trench con jacquard a motivi geometrici e floreali, i cappotti con l’interno decorato da disegni tradizionali. O ancora il simbolico Panda ridisegnato dall’intelligenza artificiale sui pullover. Per insistere sul mix di passato e nuove tecnologie (foto in alto). Un ottimo casting alla sfilata di Chiara Boni, perfetto per far risaltare la caratteristica iperdonante dei capi. Dagli abiti da gran sera con vita strizzata sottolineata da un fiore, balze, drappeggi, maniche a palloncino, al tailleur con giacca doppiopetto e gonna in tessuto quadrettato. Anche il tailleur di tweed è dipinto addosso, così come il completo in pied-de-poule rosso e nero con collant coordinati. Intrigante la scelta di colori: un arancione ben calibrato, un melanzana tenue, un punto particolarissimo di viola, oltre ai classici nero e grigio. Tutto è misurato e studiato per una femminilità decisa, ma mai urlata e vistosa, che solo un curriculum nella moda come quello di Chiara Boni può garantire.
Di tutt’altro genere la collezione di Raisa Vanessa, brand di Istanbul creato dalle gemelle Raisa e Vanessa Sason. Nei loro capi, quasi esclusivamente da sera, ben 87 stili differenti con tessuti paillettati, velluto e chiffon di seta, ricami a mano. Presentazione assolutamente scenografica nella Sala della Cariatidi (foto al centro). Quando funzionalità e praticità combaciano con l’estetica. E’ il caso delle borse di De Couture di Massimo Mariotti. Dalla borsa completamente reversibile a quella che si appiattisce completamente per entrare in valigia, al secchiello da ricomporre in vari modi, semplicemente con l’uso di zip. Tutte rigorosamente made in Italy, perché disegnate da Mariotti a Roma e realizzate nelle Marche con lavorazioni artigianali. Il saper fare è un’arte e Baldinini lo dice con la mostra Fino ad ora come allora curata dall’artista Matete Martini che con le sue opere, foto e video, prendendo ispirazione dall’archivio, racconta la storia e appunto il saper fare dell’azienda di calzature romagnola. Accanto ai quadri e alle installazioni i nuovi modelli e quelli di un tempo di cui sono rivisitazione in chiave Tremila. La mostra dopo la Fashion Week milanese sarà a Berlino nel nuovo monomarca del brand (foto in basso).
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