giovedì 8 febbraio 2024

QUANTE STORIE

Apre domani Religioso Amore. Bergognone a Lodi. Molto di più di una mostra, un progetto-evento che comunica l’entusiasmo di chi ci ha lavorato. Religioso amore del titolo non si riferisce solo all’arte sacra esposta, ma alla partecipazione sentita di chi la mostra l’ha voluta, a cominciare dalla curatrice Monja Faraoni, che ci ha accompagnato nel percorso. Tutto parte dai dipinti di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone di cui lo scorso anno si sono celebrati i 500 anni dalla nascita.  In primis il capolavoro, Cristo in pietà. Una Pietà non tradizionale. Gesù è circondato da angeli e da un monaco inginocchiato ai suoi piedi. E’ già in Paradiso e della terra si vedono colline e campanili sotto un cielo cupo. Gli angeli, con ali e vesti colorate, hanno l’espressione di bambini tristi. Cristo non è il trentenne dei crocefissi ma un adolescente con i segni dei chiodi su mani e piedi.




Con questa opera, proveniente dalla collezione d’arte Cagnola di Gazzada Schianno, vicino a Varese, ha inizio il percorso espositivo. Siamo nella Fondazione Maria Cosway nel centro storico di Lodi. E’ un palazzo con una lunga storia. Nato come convento nel Quattrocento fu acquistato a fine Settecento da Maria Cosway, personaggio affascinante e protofemminista, nata a Firenze da genitori inglesi, che ne fece un collegio, per bambine nobili dai 6 ai 12 anni, dove non si insegnava a ricamare, ma si studiavano le scienze, le lingue straniere (lei ne parlava tre). Tra le allieve anche Vittoria Manzoni, figlia di primo letto dello scrittore. Chiuso per lungo periodo l’edificio è stato restaurato negli ultimi anni, per diventare uno spazio per l’arte. Questa prima mostra occupa la cappella e la sala attigua, dove si trova il Cristo. Nella cappella ci sono tre formelle lignee dei fratelli Donati e i disegni del progetto dell’altare dell’Incoronata di Filippo Juvara, mai realizzato. Oltre a un modellino in legno degli studenti del Liceo Artistico di Lodi, che ricostruisce l’originale altare centrale del Tempio dell’Incoronata. Nel Tempio dell’Incoronata, a qualche centinaia di metri, dopo la piazza con il Duomo e il palazzo del Comune (foto in basso), prosegue la mostra. Piccolo gioiello con pianta ottagonale, costruito  dove prima era una casa di tolleranza, conserva nella Cappella di San Paolo quattro tavole del Bergognone con la storia della Vergine (al centro la Cappella di San Paolo e l'esterno). Da vedere, per gli splendidi intarsi, i sedili lignei del coro, dietro l’altare centrale. La mostra è aperta fino al 14 aprile  e l’ingresso è libero. Doveroso citare gli artefici che l’hanno resa possibile: il Comune di Lodi, la Fondazione Maria Cosway, la Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi e anche i lodigiani. I tre  organizzatori, infatti, hanno promosso una raccolta fondi per supportare il restauro del palazzo e quindi l’evento. Aziende, imprese, realtà operative e privati cittadini hanno aderito. Raggiunto l’obiettivo di 35 mila euro la Fondazione Cariplo si è impegnata a raddoppiare la somma raccolta. Ben impaginato, ben documentato, da leggere come un romanzo, il catalogo. Non è acquistabile, ma si può avere con l’offerta di 20 euro.          

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