mercoledì 9 febbraio 2022

INVECE E' PROPRIO FRANCESCA

Si può ironizzare sul femminismo e la condizione della donna senza essere blasfemi o controproducenti per una giusta causa. Si può prendere in giro vegetariani, vegani e maniaci del biologico, senza essere scontati. Si può parlare di maschio Alfa e della sua distrazione domestica senza dire quello che in decine di spettacoli ha già fatto ridere centinaia di persone. Dopo aver visto Non è Francesca. Storie di ordinaria contraddizione in prima milanese al Teatro della Cooperativa (fino al 13 febbraio) se ne ha la conferma. Anzi si ha la certezza che si può continuare a trattare questi argomenti con efficacia e humour, senza mai cadere nel ripetitivo o nella farsa di cattivo gusto.


 

Sul palcoscenico Francesca Puglisi, napoletana, diplomata alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, con una sedia, due pesci rossi in vasca e Alexa, l’assistente vocale, a cui pone domande, interrompendo le riflessioni a voce alta. Che poi, metafora del ruolo prevaricante della tecnologia informatica, diventa sempre più invadente, fino a rivelare quasi una specie di tresca con il compagno di Francesca, non ancora rientrato a casa. E proprio da questa ansia dell’attesa nascono i dubbi, le elucubrazioni, appunto le contraddizioni del monologo. Da un lato lei lo aspetta pronta a preparargli il suo piatto preferito, dall’altra è contenta che non ci sia più, con il suo
shit corner di vestiti sporchi. Con la sua indifferenza a qualsiasi problema, la sua distrazione, il suo non occuparsi di niente, tra cui il citofono, da aggiustare da più di un anno. E’ uno spunto per parlare di cosa vogliono le donne, di cosa vorrebbero dagli uomini, che si allarga a tematiche del momento.  Dalla raccolta indifferenziata, motivo di contrasti e divorzi, ai vegetariani. Dalla sostenibilità alla società Instagram, che vuole tutti connessi, belli e di profilo. Certo ci sono vari luoghi comuni, spesso espressi in napoletano. Non sono pezzi forti, servono a completare il quadro. Il ritmo è veloce, senza pause, con qualche momento d’interazione con il pubblico, che esalta ulteriormente la simpatia dell’attrice. Il testo è suo, scritto in collaborazione con Laura Pozone con cui ha curato la regia e con Riccardo Piferi. Con una supervisione di Lucia Vasini. Puglisi, alla fine, ha ringraziato tutti, aggiungendo anche un ricordo affettuoso e commuovente della giornalista Luisa Pronzato, fondatrice della 27esima ora, scomparsa la notte prima. 

 

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