sabato 26 febbraio 2022

IL GUSTO DELLA VITA

Come può L’uomo dal fiore in bocca andare in scena con una donna protagonista? Una donna, una moglie, peraltro solo nominata, accennata, che per Pirandello doveva solo intravvedersi, in un angolo in abito nero, in quella specie di dialogo che è in realtà un monologo. 



Nell’adattamento e con la regia di Francesco Zecca al Teatro Menotti di Milano quella donna è invece lei sola sul palcoscenico, nella convincente interpretazione di Lucrezia Lante Della Rovere. Ed è lei, vedova dell’uomo dal fiore in bocca, che da un altro punto di vista racconta quei piccoli gesti del quotidiano insignificanti, ma in realtà così importanti e vitali come lo sono stati per il marito negli ultimi mesi di vita. Superba la scenografia curata da Arti Plastiche Di Morucci Riccardo. Non un angolo di una stazione come nella pièce originale ma un quadrato con la terra, una tomba dove Lante Della Rovere pianta a una una le spighe, prendendole da un grande mazzo che tiene in mano. Uno specchio riflette la scena da un' angolazione speciale, quasi a ribadire le diverse visioni che la morte o l’aspettativa della morte può dare delle cose. Lei parla, non piange, non si commuove anzi addirittura talvolta sorride, si prende in giro, non sdrammatizza. Con le parole e i discorsi da tutti i giorni sembra voler tenere ancora un po’ con sé il marito. Rivedere i ricordi con l’immaginazione, è l’unico modo per sentire ancora il gusto della vita. Lo spettacolo prodotto da Argot Produzioni e Pierfrancesco Pisani per Infinito Teatro è in scena al Menotti Teatro Filippo Perego solo fino a domani.


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