martedì 22 febbraio 2022

APRITI MODA

Mentre sta finendo la Fashion Week londinese, dominata dai giovani, dallo street style, dal no gender e dalla sostenibilità, è incominciata la kermesse milanese. Che si è aperta ufficialmente con l’inaugurazione del nuovo hub all’interno dell’ADI Design Museum. Il tema della sostenibilità è di casa anche qui, sviluppato in modi diversi. Per esempio Cividini prosegue con l’Evoluzione della permanenza che spiritosamente Piero Cividini traduce con “Continuiamo a fare le stesse cose”.  In realtà lo stile rimane immutato, ma la ricerca nelle lavorazioni si rinnova continuamente, sempre tenendo fede a quel principio di creare capi che durino nel tempo e quindi nel rispetto dell'ambiente.




Ecco le maglie dipinte una per una con l’aerografo, pezzi unici in cui l’imperfezione diventa un must. Sempre attraente la maglieria mouliné che unisce vari fili ritorti presi da uno stock di magazzino. Inedito il giaccone che mette insieme piumino, maglia e montone. O il cappotto aderente in vita, chiuso da zip, in poliestere riciclato e metallo (foto al centro). In chiave green anche le due capsule collection del nuovo progetto di Martino Midali.  Si chiama Maison Martino Midali e mette insieme le varie capsule collection  che raccontano le sperimentazioni del brand. Una riguarda la rivisitazione delle scarpe friulane con i tessuti di scarto di un’azienda del distretto tessile di Como, specializzata in jacquard per arredamento (foto in basso). Molti quindi i motivi jacquard, gli optical, con qualche flash di barocco. La seconda s’ispira al Giappone, si chiama Kimonomania, ed è fatta di spolverini e giacche, nello stile fluido di Midali, completamente double face. Da una parte in velluto stretch, dall’altra in stampati floreali, animalier e geometrici, che occhieggiano alla tradizione orientale. Parafrasando in qualche modo la canzone cult Walk on the wild side di Lou Reed, Cuoio di Toscana con Step into the green side, propone una mini collezione  al 100% naturale e sostenibile. Sono cinque borse di cui due  grandi e due più piccole  e un mocassino unisex. La scocca esterna delle borse è in cuoio intrecciato, scarto dell’industria alimentare, l’interno è in iuta  con le illustrazioni di Giorgia Ascolani. Il mocassino  è in cuoio tinto a mano  con tomaia  trattata con tannini vegetali e suola verde per ribadire il green (foto in alto). Nelle  sale di Palazzo Turati ha sfilato Oblique Creations , marchio 100% made on Italy: tagli sartoriali, silhouette e colori classici con piccoli dettagli innovativi e caratterizzanti.  

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