martedì 19 gennaio 2021

TITOLI DI CODA

Il cavallo con cavaliere che galoppa su una spiaggia è una bella immagine, certo non inedita. Ma se su quel cavallo c’è un cow boy, allora non si può più parlare di banalità. E’l’inizio del filmato con il quale il marchio giapponese Jieda, per la terza volta alla Milano Fashion week, presenta la collezione Come to where the flavor is. Ma la suggestione western non si ferma qui. Il corto dal didascalico titolo A Man and a Horse continua con flash di ambientazioni che fanno riferimento alle foto di rodeo anni '70 del pittore-fotografo Richard Prince. Quanto ai capi, esclusi i cappelli genere Stetson, i jeans borchiati o certi giubbotti, fanno più parte del mix di streetwear e athleisure, rivisto con tagli sartoriali, tipico del marchio.  A Cold Wall giovane brand creato da Samuel Ross, classe 1991, propende per la sfilata, ovviamente in streaming, con la passerella intorno a una piramide di vetro stile Pei, simbolo delle architetture urbane, punto d’ispirazione insieme alle divise della working class. Efficaci, non effetto facile come in molti casi, i close up sui dettagli. All’insegna del pacchiano e dell’iper barocco, con momenti di totale dubbio gusto, il video di Magliano.  A chiudere l’ultima giornata di moda maschile milanese, dopo il nero prevalente di Les hommes, i colori solari di Dima Leu. Nome del brand italiano ma anche del designer di origini moldave.  Propone uno sport suit di pregio, mix di curata vestibilità e “rilettura  sofisticata dello sportswear”. Il tutto con attenzione alla sostenibilità nella ricerca di nuovi materiali e nell’uso di tessuti recuperati. Non a caso è una delle quaranta collezioni che, dal 16 al 18 gennaio,



erano sulla piattaforma WSM, il format di White sull’innovazione sostenibile, questa edizione interamente digitale. Con una serie di seguitissimi incontri, sui temi di diversità e inclusione, trasparenza e tracciabilità, artigianato evoluto (aziende di piccole dimensioni con un prodotto di alto livello e ottimo rapporto qualità-prezzo), arte e attivismo e comunicazione della sostenibilità. Da oggi la moda maschile si sposta a Parigi, sempre solo sul web. 
   

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