Si continua a ripetere che la pandemia ha aperto delle opportunità. Può essere una frase consolatoria, ma è vero che ha sviluppato la
creatività e ha fatto riflettere. Zegna, primo appuntamento video nel calendario di Camera della Moda per la Milano fashion week maschile, ha titolato Reset la collezione . “Partire dalle origini per reinterpretare i codici stilistici e dare vita a un modo di vestire in cui comfort e stile si integrano in una nuova estetica” ha spiegato il direttore artistico Alessandro Sartori. Forme fluide, largo uso di tessuti in jersey, pullover ampi usati come outwear. Il formale è fatto di giacche in cashmere con cintura. Coerenti le location scelte, Piazza Adriano Olivetti con i palazzi di uffici, la zona intorno in costruzione nel rispetto della sostenibilità, gli edifici circolari della Bocconi, ma anche le stanze unipersonali con vetrate, dove lavorare e rilassarsi. Marco Baldassari, direttore creativo di Eleventy, parla di un’eleganza riflessiva per stare bene con se stessi. Semplicità, relaxing, inspiration sono le tre parole chiave che compaiono anche sulle felpe-tricot in cashmere. Da accostare a pantaloni con pinces e dettagli di praticità, come le tasche sui fianchi. Molti i bomber doppiati all’interno con maglia, in alternativa alle giacche confortevoli o ai pull in cashmere effetto tweed. Presenti anche i cappotti, in pied-de-poule, double face o doppiopetto stile militare. Nuovi colori il geranio e il coccio. Anche David Catalàn pensa a una collezione adatta al momento e mette insieme abbigliamento da lavoro e pezzi classici. Materiali quindi innovativi, forme comode, dettagli funzionali e un inedito camouflage. Il cappotto classico è rivisto in un tessuto inconsueto, la giacca denim si porta con camicia e cravatta. All’insegna della libertà la collezione di Miguel Vieira, che significa capi dal taglio sartoriale modificati nella silhouette, accostati e accessoriati in modo quasi provocatorio. La cintura sul completo, grandi revers di pelliccia sul cappotto, pantaloni dentro gli stivali, orecchini e collane (foto al centro). Patchwork di tessuti, ispirazione militare e streetwear per i rapper di Children of the discordance, brand giapponese nato nel 2011 come collettivo di amici patiti di musica pop e hard core (foto in alto). La voglia di ripartire con un vestire confortevole sembra essere la tendenza del momento. E quale migliore prova di far indossare i capi da ballerini in azione? Così è stato per Serdar, brand del turco Serdar Uzuntas alla sua terza fashion week milanese, che ha scelto come location la storica Balera dell’Ortica, dove uno dei più prestigiosi corpi di ballo si è esibito in acrobatici volteggi con capispalla in tessuto o in pelle, totalmente rigenerata,
dai sofisticati dettagli, tutti in materiale riciclato (foto in basso).
Nessun commento:
Posta un commento