E’ iniziata la Milano Fashion week maschile. Ma è già da qualche giorno che l’web è zeppo di appuntamenti dedicati alla moda e non solo. Oltre al Pitti di Firenze, che si conclude domani, è in corso fino al 19 gennaio il Fashion Film Festival con la selezione dei 200 film in concorso, scelti tra un migliaio provenienti da ben sessanta Paesi, e una serie di incontri con registi, influencer, giornalisti, imprenditori. Svariati i temi trattati, dal sociale al design fino al green e l’ecologia. Riguarda la sostenibilità anche la seconda edizione di WSM Fashion Reboot, format di White questa volta completamente digitale. C’è però anche chi vuole far sentire la sua voce in modo più tradizionale e punta sul fisico, con le dovute precauzioni. Così Roberto De Wan, accanto ai video su diversi canali social, ha presentato la capsule collection smart dressing per tutto oggi nel negozio di Via Manzoni. Tra i pezzi clou i cappotti unisex double face in lana all’ 80%, caldi ma sottilissimi, tanto da poter trovar posto, come un maglione, nella borsa di pelle dal disegno essenziale, in colori universali come cipria, tortora, grigio e nero. I cappotti sono realizzati dalla giovane fashion designer-ingegnere Matilde Zani e sono accompagnati da sciarpe coordinate. A indossarne alcuni Helga, ventiseienne avvocato-modella di Kiev, in una veloce e divertente performance sulla svestizione della donna impegnata. I lineamenti perfetti e intriganti di Helga sono riconoscibili in uno ritratto opera dello stesso De Wan. E’ esposto nella collettiva alla Galleria Antonio Battaglia di Via Ciovasso, inaugurata anche questa oggi. Caratterizzato da pennellate di colori accesi, vagamente espressionista è uno dei quattro ritratti ispirati alla Divina Commedia,
in omaggio ai settecento anni dalla morte di Dante. Accanto a queste tele e ad altre legate ai miti dionisiaci, tutte inedite del 2020 e 2021, opere di artisti dagli anni ’60 a oggi, come Maria Vincenza Giacobbe con i gioielli-sculture, Alessandro Russo con una rappresentazione onirica del Covid, Testuro Shimizu, Mattia Moreni con le sue surreali campagne emiliane, Piermario Dorigatti, Guido Strazza, Gianni Madella, Armando Marrocco.
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