Il nome Motelombroso intriga, la
location pure, una casa cantoniera della seconda metà dell’800 sul Naviglio
Pavese, zona ex industriale, che sta per essere convertita in isola pedonale, non
ancora contaminata dalla movida milanese. L’idea di un giardino intorno, con
cachi, nespoli e a sorpresa un boschetto di bambù e una pianta giapponese, incuriosisce.
Se poi si aggiunge la cucina inedita, ma senza effettacci, gli
ingredienti scelti con una cura quasi morbosa e una cantina con trecento etichette,
italiane, francesi, con qualche flash dalla Slovenia, anche per il più
integralista gourmet può essere un locale allettante. E pure per chi potrebbe
storcere il naso vedendolo come l’ennesimo esperimento modaiolo di persone non
del settore. Infatti, la coppia proprietaria viene da esperienze diverse. Lei Alessandra
è avvocato, lui Matteo è stato direttore marketing di importanti marchi di moda.
Li accomuna la passione per il cibo e lui è anche esperto sommelier. Ma non è
l’unica passione comune. Oltre all’impostazione e alla scelta del tipo di cucina,
si sono occupati entrambi della ristrutturazione e dell’arredo. Con la collaborazione
di un architetto solo per le parti tecniche e di un amico di lunga data, artista-progettista. E’ suo il banco bar in marmo che appare leggerissimo
per ben studiati piccoli dettagli (foto al centro). Anche manualmente i due hanno contribuito. Basta
pensare al paziente carteggio delle pareti nella sala bar che, dopo vari strati,
ha portato alla luce affreschi che raccontano il paesaggio intorno. Nella sala ristorante, con
solo due muri laterali e tutto il resto soffitto compreso in vetro e ferro, i
tavoli con ripiano in marmo sono su loro progetto, così come le confortevoli sedie-poltroncine
in pelle.Le luci, posizionate con
intelligenza, sono invece di design. Alle pareti quadri d’ arte contemporanea. Nel
giardino un lungo tavolo con sgabelli colorati invita a brunch e merende nella
bella stagione, come il prato sotto gli alberi dove ci si può stendere
piacevolmente. Un prato replicato dall’enorme specchio che raddoppia i benefici
rilassanti del verde (foto al centro). In menu non una
rivisitazione del tipico, ma il sovvertimento del banale. Nessun piatto
esotico o con ingredienti esotici, ma piatti inediti con ingredienti speciali.
Dal maialtonné, con il maiale al
posto del vitello e il gelato invece della salsa tonnata, al maritozzo salato
con l’aragosta, all’introvabile salmerino, pesce di acqua dolce proveniente da
un piccolo, esclusivo allevamento. Quanto al nome è inutile cercarlo su una
carta geografica. Lombroso è proprio lui, Cesare, padre della moderna
criminologia, e motel fa riferimento a uno spazio intimo al primo piano con un tavolo per sei, per le
degustazioni (foto in alto). Che curiosamente funziona
da cantina. Dato che nei sotterranei c’è
ancora l’acqua del Naviglio. Last but not least molta attenzione alla
sostenibilità. Alessandra con amici ha creato una onlus che si occupa di
recuperare il cibo non consumato in eventi e distribuirlo a mense e case famiglia.
Evitando così sprechi e riducendo i rifiuti organici e quindi le emissioni di
Co2.
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