Le sfilate oggi si sono aperte con
Simonetta Ravizza, guru della pellicceria. Nessuna protesta animalista. Forse sapevano
che la stilista e imprenditrice riesce a togliere alle sue creazioni l'aspetto
pelliccioso? Improbabile. Eppure davvero la collezione per il prossimo inverno
è quanto di più glamour e fresco (caldo) si possa immaginare. Il colore è in prima linea:
arancione, rosa shocking, blu,
albicocca. Tinge visone e mongolia,
gioca con righe e inserti. Il velluto si combina con il pelo o si mimetizza con
questo. Il cappotto spigato s'ingentilisce con colletto, tasche, polsi in pelliccia o
in velluto colorato. Lo stesso per la pelliccia, da cui spunta l’abito
illuminato di paillettes (in alto a destra). In mano le modelle hanno un fagotto tinta unita o a righe,
guarda caso di visione. Da Trussardi, Gaia direttore creativo, come aveva fatto
per l’uomo, guarda ai tarocchi. La Temperanza, L’Imperatrice, La Giustizia
diventano figure femminili da vestire con i capi icona della maison. Ovviamente
rivisitati in chiave Tremila. Protagonista la pelle. Ecco il tailleur pantalone
in cuoio con bordi in maglia, il giubbotto in crosta con collo multicolore. Tra
i tessuti prevale il velluto, utilizzato per inediti completi con bomber. Ai
piedi scarponcini in montone e in pitone. In testa una bandana. Per qualche
modella un levriero al guinzaglio (in basso a destra). Lo stile boho-chic
di Eleventy prevede lunghi cappotti in cashmere legati in vita, gilé di
mongolia lavorati con la maglia , montoni caldi ma leggeri come uno spolverino, gonne dai tagli asimmetrici. In una prevalenza di toni pastello e beige. Saverio
Moschillo propone una collezione dove nero e pelle sono in primo piano. Abiti
da diva con scollature audaci, biker e giubbotti con borchie da rockstar. Flash
di Principe di Galles rivisto con sovrastampa a fiori, per tailleur dalle gonne
attillatissime. Il rosso è l’acclamata new
entry di stagione da Laura Biagiotti. La Regina del Cashmere, come l’aveva
definita il New York Times, tinge di rosso i velluti degli abiti da sera, i
patchwork di paillettes dei pantaloni, i trench di pizzo. Rosso alchemico alle
rose è il nuovo profumo nel contenitore a colonna. Il bianco prende l’intonazione avorio. Per la maglieria
a grosse trecce tipo pescatore canadese, ma anche per gli abiti da bambola, rivisitazione
anni Ottanta. Il dialogo maschile-femminile è il punto di partenza della
collezione di Maurizio Pecoraro, ma con un percorso inedito. Per abiti,
cappotti e blazer, capo must, prende i tessuti tipici dell’uomo, dal macro check al Galles, agli spinati. Ma li
rivede con patchwork di stampe fantasia, ispirate dalle opere degli artisti Jack
Pierson e Faig Ahmed. Ai piedi tronchetti con elastico sui lati e borse
realizzate utilizzando tappeti.
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