Chi non ha un olfatto sviluppato o come si dice nel
mondo delle fragranze un naso, non
può godere in pieno di questa installazione.
Nessuno però può restarne indifferente. E’ Infection di Pamela Rosenkranz (Svizzera, 1979), da oggi fino al 14
maggio alla Fondazione Prada di Milano. Costituisce la seconda fase del
Progetto Slight Agitation, che
comprende quattro site specific di
cui quello di Tobias Putrih, già esposto, e due che saranno esposti di seguito
all’interno della Cisterna. Il titolo, poetico e intrigante, è un’espressione
usata dallo storico francese Fernand Braudel (orig. une légère agitation) per descrivere in un suo lavoro la
marea del Mediterraneo. L’opera consiste in una montagna di sabbia, che riempie
una sala della Cisterna, intrisa di un profumo, ottenuto da feromoni
di gatto
ricreati in laboratorio, che dovrebbe generare sensazioni di attrazione o di
repulsione nei visitatori, of course dotati di olfatto. La possibilità della
fragranza attraente, contro ogni aspettativa, esiste. Traccia di feromoni
felini si trovano in Chanel N°5, il
pigiama di Marilyn, e in Obsession for
men, conturbante essenza maschile di Calvin
Klein. Il profumo evapora lentamente grazie a una luce verde che illumina la cima della montagna. Ovviamente l’installazione è da vedere dall’alto,
meglio da soli e in silenzio. Sempre alla Fondazione Prada, inaugura oggi ma termina il 9 aprile, Extinct in the wild, più che una mostra
un progetto a cura dell’artista Michael Wang (Usa, 1981, nella foto). In tre teche in vetro
e alluminio sono raccolte specie animali e vegetali estinte in natura, di cui rimane solo qualche
esemplare tenuto in vita dagli scienziati. Sotto ognuna di esse, proprio come
un’opera d’arte, c’è una targhetta
con, invece del titolo, il nome
scientifico e l’anno di estinzione. C’è una minuscola palma delle Hawaii
salvata dalla scomparsa totale grazie a un gruppo di studiosi con
un’impollinazione forzata. Alcune piante hanno proprietà allucinogene, alcune
sono note come il Ginko biloba, altre
sconosciute ai più come la cicade blu. Affascina il labeo bicolor, pesciolino
del mar di Tailandia. Inteneriscono le due salamandre albine che come fantasmi
si inseguono. Vivevano nei canali costruiti dagli Aztechi intorno a Città del
Messico e prosciugati per molto tempo. Meno d’effetto, ma comunque interessanti
una ventina di foto di specie varie di
flora e fauna nei loro habitat, tra cui
uno stranissimo leone. Ottima e a effetto l’illuminazione delle teche. Affidata
a una schiera di giardinieri,
scienziati, guardiani esperti la cura
dei piccoli- grandi superstiti.(Foto di Giovanna Dal Magro).
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