L'imperatrice Sissi, per quanto maniaca della magrezza da rasentare l'anoressia, non era l'unica a quei tempi a curare la linea. Anche Edoardo VII re d'Inghilterra, uomo di buon appetito, teneva d’occhio i chili in più. Ogni anno soggiornava a Marianske Lazne, meglio conosciuta come Marienbad, in Boemia, per passare le acque. Nell'imponente Hotel Nove Lazne è ancora possibile fare i trattamenti nella stanza dove li faceva lui, con la grande vasca, incavata nel pavimento e la poltrona in legno che fungeva da bilancia. Sui risultati ottenuti da sua maestà non si ha informazioni precise, eccetto la statua nella grande allée che lo ritrae con il quasi amico Francesco Imperatore d'Austria. Ha solo un po' di pancetta, ma non si sa quanto lo scultore, per rispetto, si sia attenuto alla realtà. I due non erano le uniche celebrità a frequentare le terme. Scendevano in genere nell’ultimo grand hotel sulla collina, ora tanto fascinoso quanto fatiscente. Tra loro anche Goethe come ricorda una targa sotto al colonnato art nouveau, dove amava passeggiare con la diciassettenne di cui si era innamorato a più di settant’anni. Vicino nella costruzione rotonda, fra fonti e souvenir, c’è una scaffalatura dove gli habitué lasciano in custodia il tipico bicchiere in ceramica alto e stretto(v.foto a sinistra). Qui l’acqua curativa è fredda come a Frantiskovy Lazne, l’altra località che con Karlovy Vary forma il triangolo termale della Repubblica Ceca. Fondata come spiega il nome, Bagno di Francesco, in onore dell’imperatore Francesco II nel 1793, è una piacevole cittadina dal vasto parco dove si affacciano padiglioncini con fonti (v.foto in alto) e alberghi eleganti. Come l’Imperial connotato dai balconi con cariatidi. Con un ristorante in una veranda nel verde, dove un giovane chef alleggerisce con creatività i piatti della tradizione. Sembra che qui l’acqua faccia miracoli per chi vuole diventare mamma, forse di più che toccare il bambino in bronzo con un pesce in mano in mezzo ai giardini, in cui molte confidano. Karlovy Vary, il terzo punto del triangolo, ormai è più conosciuta per il festival del cinema che per le acque calde, anche queste da bere. Completamente ricostruita, dopo un’alluvione a fine Ottocento, è un perfetto esempio di architettura Belle Epoque. Di cui le espressioni più significative sono il colonnato delle terme (v.foto a destra) e il Grand Hotel Pupp dove risiedono le star durante il festival. Lo segnala quella specie di walk of fame sul davanti, tempestata di targhette di ottone. Qui i nomi di Susan Sarandon, Robert Redford, Robert De Niro, Gina Lollobrigida si alternano a quelli di Sigmund Freud, Ludwig van Beethoven e Antonin Dvorak, che adorava Karlovy Vary e che qui al Teatro dell’Opera volle far eseguire per la prima volta la sua celeberrima sinfonia Dal Nuovo Mondo.
giovedì 15 settembre 2016
LA MEMORIA DELL'ACQUA
L'imperatrice Sissi, per quanto maniaca della magrezza da rasentare l'anoressia, non era l'unica a quei tempi a curare la linea. Anche Edoardo VII re d'Inghilterra, uomo di buon appetito, teneva d’occhio i chili in più. Ogni anno soggiornava a Marianske Lazne, meglio conosciuta come Marienbad, in Boemia, per passare le acque. Nell'imponente Hotel Nove Lazne è ancora possibile fare i trattamenti nella stanza dove li faceva lui, con la grande vasca, incavata nel pavimento e la poltrona in legno che fungeva da bilancia. Sui risultati ottenuti da sua maestà non si ha informazioni precise, eccetto la statua nella grande allée che lo ritrae con il quasi amico Francesco Imperatore d'Austria. Ha solo un po' di pancetta, ma non si sa quanto lo scultore, per rispetto, si sia attenuto alla realtà. I due non erano le uniche celebrità a frequentare le terme. Scendevano in genere nell’ultimo grand hotel sulla collina, ora tanto fascinoso quanto fatiscente. Tra loro anche Goethe come ricorda una targa sotto al colonnato art nouveau, dove amava passeggiare con la diciassettenne di cui si era innamorato a più di settant’anni. Vicino nella costruzione rotonda, fra fonti e souvenir, c’è una scaffalatura dove gli habitué lasciano in custodia il tipico bicchiere in ceramica alto e stretto(v.foto a sinistra). Qui l’acqua curativa è fredda come a Frantiskovy Lazne, l’altra località che con Karlovy Vary forma il triangolo termale della Repubblica Ceca. Fondata come spiega il nome, Bagno di Francesco, in onore dell’imperatore Francesco II nel 1793, è una piacevole cittadina dal vasto parco dove si affacciano padiglioncini con fonti (v.foto in alto) e alberghi eleganti. Come l’Imperial connotato dai balconi con cariatidi. Con un ristorante in una veranda nel verde, dove un giovane chef alleggerisce con creatività i piatti della tradizione. Sembra che qui l’acqua faccia miracoli per chi vuole diventare mamma, forse di più che toccare il bambino in bronzo con un pesce in mano in mezzo ai giardini, in cui molte confidano. Karlovy Vary, il terzo punto del triangolo, ormai è più conosciuta per il festival del cinema che per le acque calde, anche queste da bere. Completamente ricostruita, dopo un’alluvione a fine Ottocento, è un perfetto esempio di architettura Belle Epoque. Di cui le espressioni più significative sono il colonnato delle terme (v.foto a destra) e il Grand Hotel Pupp dove risiedono le star durante il festival. Lo segnala quella specie di walk of fame sul davanti, tempestata di targhette di ottone. Qui i nomi di Susan Sarandon, Robert Redford, Robert De Niro, Gina Lollobrigida si alternano a quelli di Sigmund Freud, Ludwig van Beethoven e Antonin Dvorak, che adorava Karlovy Vary e che qui al Teatro dell’Opera volle far eseguire per la prima volta la sua celeberrima sinfonia Dal Nuovo Mondo.
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