mercoledì 28 settembre 2016

IL CORAGGIO DI RACCONTARSI


Non è facile mettersi in gioco e parlare apertamente delle  proprie debolezze. Specie se sono comuni a molti, tanto da non fare notizia, e si è un personaggio pubblico.  Paola Turci
(v.foto)lo ha fatto e non solo con il suo libro, ma anche sul palcoscenico con Mi amerò lo stesso scritto a quattro mani con Alessandra Rucco. In scena al Teatro Menotti di Milano, da ieri al 30 settembre. L’ambientazione del monologo sono le quinte di un teatro, dove lei arriva, vuole truccarsi, si guarda allo specchio e incomincia a parlare di sé. Con autoironia,  spontaneità e una straordinaria naturalezza. Di quello che dice alcune sono banalità, ma assolutamente funzionali per insistere sulla normalità della situazione. Quale donna, a vent’anni, non si è sentita brutta e  sempre alla ricerca di sicurezze, fino a fare dell’amore un  mezzo per ottenerle?  Ovviamente sbagliando. E lei, Paola Turci, dopo un incidente, di cui fa solo un piccolo cenno, ha dovuto imparare ad accettarsi quando il suo volto è stato deturpato. Ora guarda quasi con tenerezza la ragazza di un tempo insicura della sua bellezza, quando invece non doveva esserlo. Da quello che dice si intuisce  il lavoro importante che ha fatto su se stessa per recuperare stima, per piacersi. Ma non ha nessuna pretesa di vantarsene, né di volere insegnare qualcosa. Eppure è certo che un messaggio lo dà. Forte e utile. E lo si è visto dagli applausi sentiti e dalla quasi standing ovation del pubblico. Ottima la regia di Emilio Russo che, appassionatosi sul tema, ha voluto fortemente lo spettacolo e saputo tirare fuori il meglio dalla cantante. Convincente la scenografia dove gli specchi nascosti o più evidenti giocano un ruolo di coprotagonisti. E chi voleva sentirla cantare non è stato deluso, soprattutto nella coinvolgente interpretazione di Before the night, cavallo di battaglia di Patti Smith. 

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