giovedì 8 settembre 2016

ASSONANZE DA SCOPRIRE



Che cosa lega Gianfranco Ferré a Maria Luigia di Parma? Molto di più di qualche abito, come quelli della collezione dell’inverno 2003 con dettagli stile Impero.  Lo racconta una mostra al Palazzo del Governatore di Parma  dal 30 settembre  al 15 gennaio.  E’ una delle 16, nei 16 luoghi e con 16 temi con cui la città celebra i duecento anni dell’arrivo della Duchessa più     amata dai Parmigiani. I punti di contatto non sono così immediatamente percepibili, ma sono da scoprire. Non a caso il titolo è Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze. Dietro l’esposizione, curata da Gloria Bianchino e Alberto Nodolini in collaborazione con la Fondazione Gianfranco Ferré, c’è un’ approfondita  consultazione dell’archivio dello stilista che conta circa tremila pezzi, ma soprattutto uno studio della storia. “Il progetto restituisce infatti la possibilità inesauribile che nasce dal coraggio di non fermarsi alla superficialità delle cose”  ha detto Laura Maria Ferraris assessore alla Cultura di Parma. Dietro il lavoro di Ferré c’è sempre stata una grande ricerca per i materiali e per i riferimenti storici. “La moda per Ferré, ha commentato Gloria Bianchino, è uno spazio da abitare, quindi un architettura… ha fatto diventare il costume moda…”. E non viceversa, come spesso malauguratamente accade. In contemporanea al secondo piano del Palazzo del Governatore  e parte dello stesso progetto chiamato Ferré e Comte Dettagli. Grandi interpreti tra moda  e arte,  da vedere Neoclassic con le foto,le sculture,le installazioni del fotografo Michel Comte,  nato a Zurigo e da anni a  Los Angeles . Curata da Jens Remes in collaborazione con Alberto Nodolini che firma l’intero progetto (suoi il logo e il manifesto, nelle foto) e Anna Tavani, è un viaggio attraverso la parabola neoclassica, dal Pantheon e l’Acropoli fino agli edifici  simboli del potere del Novecento.    

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