Scollature,
trasparenze, spacchi, gli elementi per mettere in risalto il corpo ci sono. Mai
esagerati, ma per aprire alla bellezza, senza clamore e volgarità. Dopo il proliferare del no gender, fa piacere
vedere
la donna Jenny prototipo della femminilità. I suoi colori sono sempre
tenui, dal beige al bianco al grigio fino all’argento dei lunghi nelle uscite
finali. E un flash di rosso fuoco per l’ abito, il lungo a vestaglia
e il pigiama palazzo. Le linee sono fluttuanti ma definite,
come le ampie maniche a petalo o gli inserti plissettati. Angelo Marani
pensa alla sera, ma una sera hollywoodiana, dove i colori sono
forti e i dettagli preziosi come ricami
e inserti.
Il pois è il fil rouge da Anteprima, classico bianco su nero e nero su bianco, bluette su nero, rosato, opaco su lucido, piccolo, grande, gigante. I
pantaloni sono dei gaucho riveduti, le scarpe sono stringate maschili ma con il
tacco. Ogni tanto a sorpresa profondi scolli a V sul retro delle maglie,
o spacchi laterali sulle ampie giacche-bluse. Per una seduzione misurata e
intrigante. Da Les Copains
ricompare il nude look, mai sfrontato ma con un alto tasso di femminilità. La
collezione evoca una mia Africa,
senza insistenze pedanti. La sahariana diventa il punto di partenza, per abiti,
tute e persino lunghi da sera. Le righe alte, di colori insoliti e con inattesi
accostamenti sono il tema conduttore da Cristiano Burani. All’insegna della
leggerezza la collezione di Byblos, con delicate trasparenze stile baby doll,
inserti di tulle, maglie di voile su pantaloni ampi, spolverini ricamati e avvolgenti.
Daniela Gerini gioca con pennellate di colori su bluse, abiti, giacche di
cotone bianco con risultati d’inedita eleganza. Vladimiro Gioia dalla pelliccia
entra nel mondo del prêt-à-porter con capi che raccontano
di viaggi in paesi lontani. Spacchi e scolli voluttuosi e linee donanti(foto in basso) Per
quanto riguarda gli accessori, Santoni sceglie il salone degli specchi di Palazzo
Bocconi. Ma rielabora la cornice con un ipotetico labirinto-lavori-in-corso . Le scarpe emergono, ma non sai se sono riflesse o
reali, se puoi toccarle o solo vederle, con un gioco divertente
che esalta ancora di più i
particolari: gli intrecci, gli incroci, le frange, gli inserti argentei, le applicazioni di suède con
piccole borchie, che richiamano i pavimenti e i soffitti dei riad di Marrakech(foto in alto). Casadei guarda ai
frivoli ed esibizionistici anni
Ottanta e presenta sandali in colori
forti e audaci. Sutor Mantellassi lancia la sua prima borsa, non a caso chiamata
Eva. Geometrica, multitasking con
manici di ricambio, tracolla inseribile e pochette staccabile all'interno, è in
due dimensioni e in vari pellami e
colori, alligatore compreso.
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