martedì 15 maggio 2018

GOLA PROFONDA



Davvero Milano non si ferma mai. La frase suona banale e ridetta. Però è vera. E’appena finita la grande kermesse del Salone del mobile e Fuorisalone, anch’essa a ridosso del Miart ed è iniziata e terminata la Food Week, con 100mila 

presenze registrate, circa 60mila in più dello scorso anno. Ma già spazi, vie e giardini si preparano a ospitare i pianoforti di Piano City. Mentre negli scali ferroviari dismessi nascono come funghi tensostrutture pronte per i concerti di  SMC Social Music City. Senza parlare poi di Torri millennial che nel sud della città dialogano con la sessantenne Velasca. E di parchi e orti che inaspettati si aprono al pubblico. Oltre a mostre private e non, performance e spettacoli teatrali che coinvolgono interi palazzi. Difficile, quasi impossibile stare dietro a tutto. Un criterio può essere la voglia di sperimentare zone sconosciute della città.  Come è da sempre per il design, quest’anno lo è stato per il food.  Con molte proposte nelle zone più centrali, ma altrettante in vari quartieri più decentrati. Tra i punti focali  Taste of food, dal 10 al 13 maggio, alla nona edizione, a The Mall. Ma con ingresso in Piazza Alvaar Alto: un modo per coinvolgere e animare il quartiere Garibaldi, dove la movida spesso si ferma in Piazza Gae Aulenti(foto in basso). Qui, in quattro giorni e con una spesa abbordabile, era possibile assaggiare i sessanta piatti-asso nella manica di alcuni dei più stellati chef (foto al centro) e avere un contatto diretto con loro. Ma Taste non significa solo cucina. Vuole dire birre con speciali combinazioni e selezioni di luppoli, enoteche con cinquanta etichette, dalle più classiche alle anticonvenzionali. E ancora cocktail, degustazioni di whisky o rum, pizze e focacce doc, le meraviglie di Sushi B o le ostriche Amélie accompagnate, of course, da un bicchiere di Piper-Heidsieck. Tutt’altro panorama alla Fabbrica del Vapore dove al The Vegetarian Chance, festival della cultura vegetariana, si sono sfidati con le loro ricette vegane otto cuochi. A Orticola, ai Giardini Montanelli, degustazioni in tema di piante e fiori. Street food è stata protagonista anche nel cortile di Man’s World, in Via Orobia(foto in alto), quasi all’ombra della Torre Prada. Alla sua prima edizione milanese questo Boutique Event ha visto assemblate nella vecchia fabbrica Orobia tutte le passioni maschili. Dalle più scontate come auto e moto ai sigari, alla moda, ai giochi, ai drink a prelibatezze del palato come la tartare di salmone con miele di castagno, salsa di soia o la tartare di scamone piemontese con vinaigrette. 

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