mercoledì 2 maggio 2018

COGLI L'ATTIMO



Un cavalluccio marino attorcigliato a un cotton fioc. Una volpe  con un enorme uovo in bocca.  Quattro zampe con coda, forse di un lupo, che  spuntano  dalla neve. Il balzo di una volpe. Antilopi che saltano intorno a una pozza d'acqua. Una mamma orso pronta a cibare i suoi cuccioli con un salmone appena pescato. Un’altra abbracciata dal suo piccolo. Un baby scimpanzé. Un gorilla, sdraiato sotto l'albero del pane, che mangia un frutto. Un rinoceronte dal muso scavato e sanguinante. Un coccodrillo che striscia in mezzo a una massa compatta di ippopotami. Sono alcune delle cento foto della mostra  Wildlife Photographer of the year, dal 16 febbraio al 10 giugno, in anteprima italiana del tour mondiale, nelle austere sale del Forte di Bard, in Valle d'Aosta. Le immagini, tutte del 2017, sono state selezionate su 50mila, provenienti da 92 paesi, per la 53esima edizione del premio annuale indetto dal Natural History Museum di Londra.  Sono in gran parte di fotografi non professionisti di varie età. Quindi suddivise in 16 categorie, in base agli autori. Nella dida di ogni foto, oltre al nome del fotografo e al titolo, c'è una piccola storia di come, perché, in che situazione, è stato fatto lo scatto. Sulla sinistra un numero tra parentesi, che va da 8 a 80, indica l'età dell'autore. Si scopre così che una foto è il risultato di appostamenti di ore. Un'altra è estemporanea e provocata dalla curiosità di un bambino. Un'altra doveva essere solo una foto souvenir ed è diventata speciale. Un'altra è la sfida di una vita di un maturo signore. Un'altra il ricordo di una tenera passeggiata di un papà con il figlio. Tutte sono da guardare attentamente, da studiare. Colgono attimi veramente fuggenti. Soprattutto quelle degli uccelli sembrano dei dipinti orientali. Molte stupiscono, alcune fanno ridere, altre commuovono e inteneriscono. Altre ancora, come quella del rinoceronte ucciso dai bracconieri per il corno, indignano. Tutte raccontano la natura e i suoi abitanti, un mondo che continua a sorprenderci.

    

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