In genere si considera utile per
l’apporto didattico adatto ai bambini. Per gli adulti la frequentazione del
Planetario richiede troppa attenzione, non è di immediata
comprensione, e quindi non è considerata una forma di svago per il tempo libero.
C’è perfino chi dopo esserci stato, ha adottato nel lessico famigliare la
parola Planetario come sinonimo di noioso.
Succedeva anni fa. Non è più così. C’è stata una svolta. E non solo perché, per
esempio, il Civico Planetario Ulrico Hoepli di Milano è un edificio anni Trenta
assolutamente da vedere. Progettato dall’architetto Piero Portaluppi con un
classicheggiante pronao ionico è situato
nei Giardini Pubblici, uno dei migliori
angoli della città, ed è il più grande d’Italia. Ma anche perché al suo interno
si può assistere a eventi e spettacoli interessanti. Dato che le installazioni musicali e i video
sono oggi una parte importante della cultura, il Planetario è diventato uno
spazio per l’arte. E così è stato per la performance dello scorso venerdì.
Tutto parte da un’antologia di composizioni con sintetizzatori, vocoder e drum-machines ispirate al cosmo e alla dimensione planetaria. Con
il titolo di Planètes è stata
realizzata nel 1981 da Jean Hoyoux, psicologo belga, studioso di astronomia e
musicista sperimentale, morto prematuramente nel 1985. Dopo il grandissimo
successo dei primi tempi, introvabile per trent’anni, il disco è stato
ristampato quest’anno dall’etichetta belga Cortizona. E, al Planetario di
Milano, riproposto con la strumentazione originaria dalla synth band belga Meteor Musik. In contemporanea con la proiezione
sulla cupola di un’opera del video-artista Jaak DeDigitale, concepita per i planetari
europei e mixata in tempo reale. Ed ecco su musiche ora flebili, ora
trionfalistiche, ora che evocano grandi pezzi storici, ora metalliche,
comparire dalle stelle elementi geometrici che diventano muri, cervelli umani,
stretti cuniculi, gallerie, emisferi celesti. La sala è zeppa, nessuno dice una
parola e tutti sono con il naso per aria, seduti sulle sedie girevoli.
Per ricevere in anteprima il
programma mensile del Planetario milanese: C.Planetario@comune.milano.it
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