domenica 18 giugno 2017

VIAGGIANDO VIAGGIANDO





Difficile trovare una tendenza comune nelle sfilate maschili di Milano. Se si eccettua il tema viaggio, ricorrente quasi ogni stagione. Così Etro guarda all’India degli hippies post sessantottini e, sulle camicie militari e sul retro della giacca di lino a quadri, applica inserti di sari. Stampa sulle T-shirt Ganesh, santoni, rane simbolo di prosperità e un ritratto di Gimmo Hendrix, ironico omaggio al fondatore Gimmo Etro. Propone completi in Madras, gioca con fantasie macro-paisley  e immagini  accennate di kamasutra. Massimo Giorgetti per MSGM prende  i colori dei tramonti sulla West Coast e li enfatizza in stampe in cui il floreale si mischia al camouflage. Per parka e giacche. Da Wolf Totem, brand del gruppo cinese Septwolves, lo stilista Colin Jiang si ispira all’antica tribù cinese Kam, devota al bello. Riprende nelle stampe il tema del lupo come figura mitologica, per giacche, bomber, maglie, chiodi con dettagli grunge e lucentezze psichedeliche(in alto). E’ un viaggio nel tempo quello di Guillaume Meilland da Salvatore Ferragamo. Evoca le atmosfere dell’estate in Costa Azzurra di Alain Delon in Plein soleil e di Mastroianni. Le giacche sono sfoderate, larghe, staccate dal corpo,   nei classici check inglesi. Le camicie sono in pelle traforata sottilissima. Pal Zileri ricrea alla Rotonda della Besana il caffè Florian di Venezia (seconda foto dall'alto). Rivede pezzi d’archivio degli anni ’80 e ’90 per un guardaroba dove il sartoriale e il decostruito si fondono perfettamente.  Prende spunto alla Dolce Vita romana Cifonelli, marchio nato dalla storica sartoria Cifonelli di Roma. Il suo è un look completo, dall’ abito con gilet, di taglio ineccepibile, al Panama, agli occhiali da sole. Ricchissima, quasi settecento pezzi, completa  di pigiami e boxer, la collezione di Eleventy, il cui motto è leggerezza e morbidezza. Texture del vestire maschile si alternano a camouflage appena accennato, e stampe geometriche in colori inediti, ma mai vistosi: verde bottiglia, avana, prugna. Giacche aderenti ma per tutti e pantaloni jogging. Un viaggio nel mondo dello sport quello di Dirk Bikkembergs,  dove righe di pelle  illuminano il nero delle giacche,  e strisce colorate movimentano le T-shirt bianche. Un viaggio nell’individualismo generazionale da Munsoo Kwon lo stilista coreano che debutta a Milano nel Teatro Armani. D’effetto l’uscita finale con i modelli in formazione Quarto Stato, ricorrente in questi giorni(terza foto dall'alto). Abito in denim  con cravatta dal giapponese Sulvam, che sfila anche con la donna (in basso). Santoni sceglie il Giacomo Caffè di Palazzo Reale. E i camerieri sui vassoi servono mocassini di coccodrillo leggeri e pieghevoli.  Edhen presenta le sue scarpe, inedite e colorate, interamente realizzate a Parabiago, tempio delle calzature, nel cortile dell’Istituto Lombardo  di Scienze e Lettere.

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