giovedì 15 giugno 2017

L'UOMO ESISTE...



...e per fortuna non porta la gonna. E’ l'impressione che si ha in questo Pitti Immagine di Firenze. Si va sempre di più verso capi dal taglio sartoriale, ma lontano chilometri dal completo ingessato, che non rappresenta più un modo di vestire trasversale. L’obiettivo,e non solo a parole, sono capi ben tagliati di ottimi tessuti da indossare con camicia e cravatta, come con polo e sneakers. Pal Zileri inventa una linea The Lab Pal Zileri il cui  slogan  è I care only when it sweets me. Un vestire easy ma urbano chic ben raccontato in una presentazione-installazione.  Tutti scalzi in passerella i ragazzi di Federico Curradi, l'unico dettaglio eccentrico di una sfilata dove davvero ci sono tutti i capisaldi del guardaroba maschile. Ma rivisti in modo tale da sembrare pezzi nuovi e alternativi. Grazie alla scelta dei tessuti, leggeri e raffinati, dei colori sfumati, con una prevalenza  di grigi e dintorni(foto a sinistra). L'ambiente, il museo Bardini, con la collezione del Rinascimento dell’antiquario Stefano     Bardini, aiuta sicuramente, ma non è prevaricante. La ricerca della leggerezza è una priorità. Tombolini, un esperto sul tema, crea una sahariana in seta e cashmere del peso di 200 grammi. E per provare la vestibilità dei suoi smoking  Zero Gravity li fa indossare da due ballerini del Kataklò per un’acrobatica esibizione (foto al centro). Ernesto continua nell’interpretazione cromatica dei tessuti maschili classici, per giacche  destrutturate dal taglio ineccepibile. Rielaborazione del tradizionale in chiave high tech per Allegri. Ecco giacche e trench in un nylon esclusivo luminoso e con effetto tridimensionale, o il giubbotto che si apre sul fondo e diventa spolverino per piogge improvvise (foto in alto). Spolverini in un denim speciale antipioggia da Doppia A giovane marchio  dalle iniziali dei  fondatori Albert e Alan. Studio dei dettagli come il filo metallico che illumina il cotone a righe dell’abito. Perfino il jeans diventa sartoriale. Roy Roger’s inaugura il servizio su misura in tutti i suoi monomarca. Ma propone anche un kit per personalizzare da soli i  capi. Tra le magie il costume da bagno che quando entra in acqua rivela uno stampato floreale. Taglio impeccabile per i giubbotti e le field Jacket di Husky  gli uni con muso di husky nella fodera,  le altre con camouflage. Anche le scarpe seguono la tendenza. Lavorazioni accurate, finiture preziose per modelli solo apparentemente classici. Cosi Alberto Fasciani, figlio d’arte, attentissimo  alla tracciabilità delle materie prime. Tra le rivelazioni Fanga, scarpa in bolognese, marchio creato da  Lorenzo Fusina e Bruno Riffeser Monti, ventiseienni con studi di design industriale ed economia alle spalle. La collezione è fatta dai migliori artigiani con le lavorazioni della tradizione e qualche flash inedito come la pelle di razza  o il ferretto-firma nella suola. O, pezzi unici, le scarpe tinte in capo  dell’ex boxeur Omar Hassan che le indossa mentre crea le sue opere a pugni. Tra le curiosità   lo stand di Isi & Friends, con collari in pelle per cani coordinati al bracciale o alla cintura del padrone. A presentarli il giovane sciatore Mattia Casse cinofilo appassionato con il labrador Mirtilla.

1 commento:

  1. ...ma non a piedi nudi.. con tutte le "cacche" che ci sono in giro. Collari coordinati con la cintura del padrone.. il colmo del consumismo...

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