venerdì 23 giugno 2017

PRIMA...CHE LA FESTA COMINCI





Andarci il 23 di giugno nel tardo pomeriggio o il giorno dopo non è una buona idea, anche per chi non ha problemi di agorafobia. Ma la mattina o il primo pomeriggio del 23 un giro a Ciutadella, nell’isola di Minorca, è un’esperienza da non perdere. In questi giorni la città si ferma e diventa il teatro della festa del suo patrono San Giovanni. Il momento clou che condiziona l’intera manifestazione è la sfilata dei cavalli superdecorati, montati da  cavalieri altrettanto accessoriati (foto manifesto). Nelle piccole strade la gente  si affanna a trovare le migliori posizioni. Ambitissime quindi le finestre sul percorso, come i punti strategici riconoscibili, oltre che dalla terra di cui è cosparso il pavé, dalle bandiere che sventolano più numerose. Nella Placa des Born, con il palazzo dell’Ajuntament, le bancarelle traboccano di cappelli di paglia, T-shirt e foulard con la croce di S. Giovanni o scritte in tema, su fondo bordeaux. Molti li indossano e alcuni hanno dei tamburi in mano. Saranno la colonna sonora del corteo. Le televisioni sono pronte nei loro appostamenti, e già trasmettono (foto in alto). I locali sono affollati da gente che prende il posto con ore di anticipo, preferiti quelli in Plaza Ses Palmeres, dove Ses non significa sei dato che le palme sono otto, ma è l’articolo in dialetto minorchino, leggermente diverso dal catalano. La piazza comunque, indipendentemente dalla visibilità del corteo, è interessante per i suoi palazzi. Da osservare con attenzione i dettagli, notevoli qui come in tutta la città: balconi, bassorilievi e bovindi raccontano il passaggio degli inglesi, significativo in tutta l’isola. Nelle strade, davvero strette dove le auto non circolano, spesso si incontrano delle tavolate intorno a cui gli abitanti si preparano a festeggiare S.Giovanni pranzando tra di loro. Diversi negozi, e in genere sono le boutique più raffinate, sbarrano con dei legni le vetrine, per evitare i danni provocati dai vari riti, come il tiro della carota e delle arachidi. Naturalmente il cibo e in particolare il bere sono al centro dell’attenzione. Tanto che dappertutto sono distribuiti bagni chimici e un servizio di bus funziona 24 ore per trasportare chi supera un certo tasso alcoolico. Quando si incomincia a formare la folla, quello è il momento di andare in spiaggia o magari a fare shopping mirato al vicino Poligono Industrial di Ferreries. Da non mancare Mascarò di cui fa parte l’ormai celeberrimo Pretty Ballerinas, con la più grande varietà di quel tipo di scarpe. Un ambiente trionfo di rosa alla Rodeo Drive, con davanti cabina telefonica inglese rosa e Mini Cooper rosa, e all’interno divanetti e toilette tutte rosa. L’altro indirizzo è Ria, fabbrica artigianale dei famosi sandali minorchini, completo di negozio e piccolo museo con vista sul laboratorio, che ne racconta la storia dal 1947, anno in cui è nato.

1 commento:

  1. Minorca indimenticabile. Protagonista di una piccola ma a me molto cara guida che ho scritto su tutte le isole delle Baleari.

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