
 Sfila il design. E non è il solito incontro un po’
forzato, e fine a se stesso, fra moda e design a cui siamo abituati da anni. Anche
perché dietro c’è un colosso il cui obiettivo è da sempre un buon prodotto a un
prezzo accessibile. Alla fine della fashion week milanese Ikea ha mandato in
passerella nel temporary shop di Via Vigevano due collezioni di oggetti per la
casa in edizione limitata, disegnati da due stilisti di moda. La modalità  è  quella
di una sfilata ma lo svolgimento è
decisamente a sorpresa e intrigante. Molto vicino a una performance
Sfila il design. E non è il solito incontro un po’
forzato, e fine a se stesso, fra moda e design a cui siamo abituati da anni. Anche
perché dietro c’è un colosso il cui obiettivo è da sempre un buon prodotto a un
prezzo accessibile. Alla fine della fashion week milanese Ikea ha mandato in
passerella nel temporary shop di Via Vigevano due collezioni di oggetti per la
casa in edizione limitata, disegnati da due stilisti di moda. La modalità  è  quella
di una sfilata ma lo svolgimento è
decisamente a sorpresa e intrigante. Molto vicino a una performance 
            artistica. Prima
a entrare in scena Svartan disegnata dallo
stilista svedese Martin Bergström in collaborazione con 25 studenti di una scuola di design indiana.
In realtà sono  i tessuti stampati
nelle  tonalità del nero del bianco e di
più di cinquanta sfumature di grigio, 
usati per gli abiti di straordinari ballerini della compagnia di Kenneth
Kvarnström che, avvolti in una
nebbia nordica, volteggiano come dervisci danzanti, saltano, si piegano, si
abbracciano come strane creature di una fiaba inquietante.  Gli stampati si ritrovano poi in
passerella   sotto forma di lenzuola,
cuscini, tappeti, ma anche su ciotole e vasi di vetro. 
Completamente diversa e coloratissima Giltic, la
collezione di accessori per la tavola e tessili dell’inglese Katie Eary.
Rispecchia in pieno i suoi capi, indossati da modelle che sfilano con calze in
lattice, tacchi altissimi,  corsetti  superaderenti e pantaloni dipinti
addosso.  Su un tavolo presine  e cuscini con bocche alla Rocky Horror, mug e
teiere con occhi sgranati, piatti con gatti in colori improbabili, paralumi
giganteschi. Fondamentale la presenza dei ragazzi dell’Ikea  Fashion Crew che, in camice bianco e coppa-occhio-insanguinato in testa, si muovono come robot portando gli oggetti. 

 
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