venerdì 11 settembre 2015

CIAK SI SFILA...NO SI GIRA



Che il collegamento fra cinema e moda non consista solo negli abiti sul red carpet degli Oscar o negli attori testimonial di  griffe famose, si era capito da tempo. Questa seconda 

edizione del Fashion Film Festival milanese è un’ulteriore affermazione di una vera e propria simbiosi. Fondato e diretto da Constanza Cavalli Etro, con la sponsorizzazione di Mercedes Benz, è partito in sordina, con la fashion week dello scorso settembre, ma è  arrivato  a essere più lungo di un giorno  (dal 20 al 22 settembre al Cinema Anteo) e a raddoppiare il numero dei film in concorso, nonché quello dei paesi di provenienza dei registi. Per questa  edizione, infatti, sono in programma  180 corti selezionati tra 600 giunti da  45 paesi, tutti con registrazione gratuita. E questa è anche una delle caratteristiche interessanti della manifestazione. “Mi piace il fattore democratico, che coincide con il meritocratico. E’ un  festival che crede nei giovani” ha commentato Giulia Achenza vincitrice della scorsa edizione a cui è stato affidato  il video-manifesto del festival.  Una natura selvaggia e forte fa da cornice a una giovane donna dal lungo abito rosso. Immagini molto estetizzanti, al limite dell’effetto facile, ma che presuppongono un’attenta ricerca di location(foto in alto). La tendenza a puntare sulla sensualità dei gesti,  le luci che esaltano materiali e corpi,  le musiche complici  è comunque una costante.Nel programma fittissimo si alternano nomi noti e giovani emergenti. Accanto ai film dove la ricerca dell’immagine punta alla perfezione formale, ci sono video  divertenti, giocati sull’ironia e il paradosso. Come il monologo sulla borsa della pluripremiata Miranda July ( Me and you and Everyone we know, 2005) o Vote Audrey della svedese Lena Dunham con l’escalation, dal porta a porta alla Casa Bianca, della protagonista. Varie le categorie di film(foto in basso). Ognuna avrà un vincitore  scelto da una giuria composta dal direttore di Vogue Italia Franca Sozzani, da Rankin fotografo e fondatore della rivista cult Dazed & Confused e da altri personaggi del mondo dell’arte, della moda, del filmaking.  

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