La ricerca di nuovi materiali e di
lavorazioni sempre più complesse decreta la qualità di un capo o di un
accessorio e conferma la forza del made in Italy. Molti gli esempi in questi
giorni. A cominciare dalla millefoglie
in pizzo di Ermanno Scervino (foto in basso), che inventa un
vero e proprio tessuto
sovrapponendo strati di pizzo. Per le signore seduttive-chic ripropone il
soprabito dal taglio maschile, che
diventa femminilissimo per il pizzo multistrato, per la pashmina doppiata con
pizzo, per l’organza o il canvas laserato. Shantung stretch cangiante, taffetà
metallico, pelle laminata sono gli atout da Antonio Marras. In passerella
modelle con trecce raccolte in crocchie. Portano gonne dorate accostate a
giacchine in tela materasso o a tute dai larghi pantaloni con scintillanti
ricami a sorpresa. Intrecci, stringhe, frange, ricami metallici che evocano
un’armatura, per la guerriera metropolitana di Elisabetta Franchi, determinata
ma vera donna. Membro della LAV , lega antivivisezione, e animalista convinta,
la stilista usa solo ecopelle per giacche, abiti e accessori. Gonne plissettate
e trasparenti spolverate d’oro, giacchini di marabù ipercolorato ma anche
lunghi abiti con sovrapposizioni di volant in cotonine diverse: è il curioso
mix di ribellione da rockstar e di
romanticismo da educanda della donna di Daizy Shely, emergente stilista israeliana che ha sfilato
nel Teatro Armani. Profondo conoscitore di materiali Cividini riesce a
stravolgerli abilmente, con il risultato di una collezione ben calibrata, dove
la stratificazione è una delle tante sorprese. Guru del fatto a mano giovedì scorso ha mostrato nella boutique La Tenda la performance di una maestra magliaia. Luisa Spagnoli rivede
i pezziforti degli anni settanta, dal formale all’hippy-chic, utilizzando nuovi
tessuti come quelli stretch per i pantaloni o i denim delavé. Uno sguardo agli
anni settanta anche per gli abiti bon
chic bon genre di Gigliola Curiel
che li ambienta tra i mobili rigorosi, ma mai banali, di Silvia Galbiati. “Il
lusso è nei dettagli e nella qualità” dice Claire-Anne Stroll, mente di
Callens alla sua terza stagione, ed ecco
le impunture sulle maniche della giacca
sportiva o un tessuto strecht sulla schiena per renderla più femminile e donante. Ricerca dei
materiali e cura nella lavorazione anche negli accessori. Qualche esempio? Gli
stivaletti di Jimmy Choo in canvas con foglie, non stampate, ma in suède e pelle applicate(in alto a sinistra). Il tacco ingabbiato nel sandalo gioiello di Giuseppe Zanotti Design (in alto a destra). O le
borse di Valextra mix di tradizione
e funzionalità contemporanea, come
ribadisce la presentazione con gli archi degli antichi acquedotti romani e
quelli squadrati del razionalismo primi ‘900. O i colori e i tessuti del
folklore messicano che da Gherardini rivisitano
le borse con il logo. Ricerca anche
nei cappelli come dimostra Borsalino con i suoi ultraleggeri o con quelli in
paglia lavorata a trecce sottilissime.
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