Raphael Cuomo e Maria Iorio |
Premio nudo. Si
chiama così la decima edizione del Premio Furla, assegnato questa mattina a
Palazzo Reale a Milano. Il titolo è di Vanessa Beecroft, presidente della
giuria, che con la nudità ha avuto spesso a che fare nelle sue opere. La nudità a
cui si allude non è quella del corpo senza vestiti, si lega alla storia dell’arte e al concetto di bellezza. Ma
non solo. Per la curatrice Chiara Bertola è un invito ai giovani artisti a
mettere a nudo se stessi. Per Beecroft è
un invito a non abbandonare la strada della classicità, ma orientarla verso le
problematiche contemporanee. E nel progetto dei vincitori della decima edizione, Maria Iorio (1975) e Raphael Cuomo (1977), il tema scelto è
quello della migrazione. Di grande attualità, come del resto i lavori degli altri quattro finalisti. Caratteristica che ha fatto notare Maria Iorio quando, al momento della premiazione, li ha voluti accanto a lei e Cuomo. I vincitori avranno la
possibilità di realizzare l’opera proposta, con la completa sponsorizzazione
della Fondazione Furla e l’opportunità di studiare e lavorare, tre mesi, presso
il Soma di Città del Messico, una
piattaforma dedicata agli scambi culturali e all’educazione delle arti. Inoltre parteciperanno
alla mostra retrospettiva del premio
Furla, che si terrà a Palazzo Reale di
Milano dal 5 marzo al 12 aprile 2015.
Anche se nato nel 2000 il premio è alla decima edizione essendo stato
inizialmente annuale , poi ogni due anni.
Proprio per dare ai giovani artisti più tempo per lavorare e far
conoscere i loro progetti. Dietro l’iniziativa, rivolta a promuovere la cultura e l’arte contemporanea, c’è l’imprenditrice di moda Giovanna
Furlanetto, che nel 2008 ha creato a Bologna la Fondazione Furla, di cui è
presidente. Per garantire e dare continuità al premio.
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