giovedì 27 novembre 2014

LA' DOVE NON C'ERA L'ERBA


 Solomeo e,  in alto, rendering del parco
Fa piacere un’inversione di tendenza, anche se è solo un episodio. In un momento in cui andare all’estero non è più una scelta, espressione di vedute aperte, ma una condizione forzata  da primo dopoguerra. Arriva dall’Umbria, regione tra quelle che più hanno sofferto di quell’emigrazione cupa e coatta. L’imprenditore Brunello Cucinelli è il protagonista, questa volta in prima persona. Insieme alla moglie Federica e alle figlie, ha avviato a un progetto sul territorio, che renderà  più vivibili e belli i dintorni di Solomeo, il borgo medioevale ristrutturato come sede dell’azienda. Ha infatti acquistato sei capannoni, dismessi o usati come depositi con una cubatura totale di 240mila metri. Questi verranno abbattuti  e al loro posto e nell’area intorno  sarà creato un parco, anzi tre parchi ognuno con una connotazione precisa. Al posto degli edifici industriali ci sarà un semplice giardino continuazione ideale di quello di Solomeo. Accanto sorgerà il parco dell’ oratorio laico, dove i bambini e i ragazzi potranno fare sport e giocare  nel doposcuola. Infine ci sarà il parco agrario  con frutteto, ulivi, orto, i cui prodotti saranno destinati alle mense aziendali e alle famiglie. Dietro l’iniziativa, la volontà di ridare dignità alla natura e alla vita di campagna, proprio come la ristrutturazione del borgo ha avuto l’obiettivo di dare dignità morale ed economica al lavoro. Un’esperienza che Cucinelli ha ricordato con entusiasmo insieme all’architetto e amico Massimo De Vico, alla presentazione del progetto al teatro Strehler di Milano. “Nel cantiere non c’era differenza fra avere le idee e realizzarle manualmente”. E’ stato un restauro curatissimo  nei dettagli e soprattutto rispettoso dell’ambiente. Completato con la costruzione del teatro. “Luogo dove curiamo la mente , l’anima, lo studio”.I lavori del parco saranno sicuramente meno impegnativi, l'imprenditore pensa di concluderli in dodici, massimo quattordici mesi.
“Questo progetto  non sarebbe  stato possibile senza la quotazione in borsa. Dagli analisti e dagli investitori abbiamo avuto dei suggerimenti e dei consigli preziosi, che non avremmo potuto ricevere da nessun consulente” conclude Cucinelli .    

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