ARCIMBOLDO VERSIONE 2014
Solo un fotografo come Giovanni Gastel poteva realizzare
l’immagine di una silhouette di donna
con fusilli al posto dei capelli.
Questo Arcimboldo versione 2014 è stato scelto come logo- simbolo di Good Food in Good Fashion evento
di spicco durante la settimana della
moda milanese. Nessuna foto meglio di quella, con humour e solo sfiorando il
grottesco, è riuscita a unire due mondi, almeno apparentemente, molto distanti,
come moda e cibo. L’iniziativa fa parte di
un progetto, promosso
dall’Associazione Maestro Martino che fa capo al pluristellato chef Carlo
Cracco. Si propone di mettere in risalto i prodotti “eccellenti” del territorio
lombardo attraverso la cucina d’autore. E’ un primo esempio di quel lavoro di immagine e
comunicazione sul tema cibo dell’Expo
2015. Tanto che la società dell’Expo e la Regione Lombardia ne hanno il
patrocinio. Ma dal punto di vista pratico cosa ci sarà? In otto hotel a cinque stelle (ça va sans dire) dal 19 al 24
febbraio, dalle 19, si potrà gustare un aperitivo con “fashion appetizers”. Dalla mini cassoela
dell’Hotel Magna Pars, al piccolo soufflé al Gorgonzola e crema allo zafferano
del Château Monfort. Dalla tartare di manzo e grana padano mignon dello chef
Sergio Mei del Four Seasons Hotel alle innovative proposte di Fabrizio
Casei dell’Hotel Principe di Savoia,
alle svariate prelibatezze di The Westin
Palace, Hotel Boscolo, Bulgari Hotel, Armani Hotel. Tutto rigorosamente con prodotti a km 0 e la
partecipazione straordinaria, ma non un cammeo, del Franciacorta Vintage Collection Satèn 2009 di Ca' del
Bosco, da anni gradita presenza alle sfilate
milanesi. “Credo che Good Food in Good Fashion rappresenti un ottimo
esempio di come sia utile e strategico fare sistema tra operatori eccellenti…”
ha commentato Cracco. Ed è auspicabile che questo “fare sistema” diventi una
realtà anche nel mondo degli stilisti
ancora un po’ affetto da provincialismi
e “beghe” da pianerottolo.
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