giovedì 13 febbraio 2014

ARCIMBOLDO VERSIONE 2014


Solo un fotografo come Giovanni Gastel poteva realizzare l’immagine di una silhouette di donna  con  fusilli al posto dei capelli. Questo Arcimboldo versione 2014 è stato scelto come logo-  simbolo di Good Food in Good Fashion evento di spicco  durante la settimana della moda milanese. Nessuna foto meglio di quella, con humour e solo sfiorando il grottesco, è riuscita a unire due mondi, almeno apparentemente, molto distanti, come moda e cibo. L’iniziativa fa parte di  un progetto,  promosso dall’Associazione Maestro Martino che fa capo al pluristellato chef Carlo Cracco. Si propone di mettere in risalto i prodotti “eccellenti” del territorio lombardo attraverso la cucina d’autore. E’ un primo  esempio di quel lavoro di immagine e comunicazione sul tema cibo  dell’Expo 2015. Tanto che la società dell’Expo e la Regione Lombardia ne hanno il patrocinio. Ma dal punto di vista pratico cosa ci sarà?  In otto hotel a cinque stelle (ça va sans dire)  dal 19 al 24 febbraio, dalle 19, si potrà gustare un aperitivo  con “fashion appetizers”. Dalla mini cassoela dell’Hotel Magna Pars, al piccolo soufflé al Gorgonzola e crema allo zafferano del Château Monfort. Dalla tartare di manzo e grana padano mignon dello chef Sergio Mei del Four Seasons Hotel alle innovative proposte di Fabrizio Casei  dell’Hotel Principe di Savoia, alle svariate prelibatezze  di The Westin Palace, Hotel Boscolo, Bulgari Hotel, Armani Hotel.  Tutto rigorosamente con prodotti a km 0 e la partecipazione straordinaria, ma non un cammeo, del Franciacorta  Vintage Collection Satèn 2009 di Ca' del Bosco, da anni gradita presenza alle sfilate  milanesi. “Credo che Good Food in Good Fashion rappresenti un ottimo esempio di come sia utile e strategico fare sistema tra operatori eccellenti…” ha commentato Cracco. Ed è auspicabile che questo “fare sistema” diventi una realtà anche nel mondo degli stilisti  ancora un po’ affetto da provincialismi  e “beghe” da pianerottolo. 

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