L'Atélier Zagliani |
Fino a cinquant’anni fa per le signore della buona borghesia, le iniziali o meglio le cifre
sulle lenzuola, all’interno della pelliccia o sul fazzoletto erano un segno di
eleganza. Poi sono scomparse. E non
perché i lini sono stati sostituiti da multicolorati coordinati con copripiumone, le pellicce
sono state bandite e il kleenex ha avuto la meglio sul quadrato di cotone.
Perché sono arrivate altre inziali, chiamate logo. Compaiono su abiti, foulard,
costumi da bagno, borse. Coincidono con le iniziali di uno stilista, ma anche di un imprenditore, alle volte sono
sigle di fantasia. Alcune diventano quasi dei feticci, ricercatissime, e così adorate
da trovare chi le imita. Poi si incomincia ad apprezzarle sempre meno,anzi sono
indice di cattivo gusto e giustificate solo su pezzi vintage. Ora sono tornate le
vere, autentiche, vecchie iniziali, rimaste ormai solo nelle camicie dei
signori o sui fazzoletti di qualche nostalgica. Fanno parte del customized, prerogativa dell’artigianato di eccellenza. A Maranello puoi
customizzare la tua Ferrari studiando al computer le possibilità. Una striscia di
colore sulle portiere, per esempio, o le cinture di sicurezza in contrasto con
i sedili. Zagliani, marchio milanese di lussuose borse, da un mese ha inaugurato, nella sua affrescata e scenografica sede di Palazzo Durini, un servizio atélier,
dove il cliente può decidere davvero la borsa su misura. Sceglie il materiale, l’accostamento
di colori, il metallo delle rifiniture e dove posizionare le iniziali, in genere in oro a 18 carati. In
armonia con il coccodrillo, uno dei pellami più usati.
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