lunedì 31 dicembre 2012

NARRARE MATERA


Un pregio, per molti non il solo, del film la Passione di Cristo di Mel Gibson, è l’aver fatto conoscere al mondo Matera.  E per mondo si intende anche moltissimi italiani. Dire che è una città unica è vero, ma riduttivo. Non basta sapere che è Patrimonio Unesco dal 1993. Che abbia una lunga storia da raccontare non è elemento che fa la differenza in Italia. Potrebbe essere definita una città assoluta, slegata rispetto al contesto dove è situata, eppure nello stesso tempo rappresentativa della cultura del Paese. Si può non amarla, ma riesce impossibile restarne indifferenti. Incuriosisce, intriga, stupisce, impaurisce. E’ difficile da capire. Deve essere studiata, interpretata, svelata. La sua storia è iniziata ere geologiche fa, eppure ancora  cinquanta anni fa era una città del passato. Come lo dimostra  una delle tante case scavate nei sassi, lasciata così come era nel 1957. Matera va vista con una guida certo, ma è anche  piacevole avere la sensazione di scoprirla da soli. Ottima in questo senso l’iniziativa Matera città narrata, (www.materacittanarrata.it) presentata il 18 dicembre scorso. Alla sua realizzazione hanno lavorato storici e ricercatori per due anni e mezzo. E’ un progetto di comunicazione culturale integrato, per accompagnare il visitatore. Disponibile in italiano, inglese e tedesco.  Comprende 31 siti descritti nei dettagli, sei itinerari attraverso i punti e i monumenti più importanti. Ci sono  ricostruzioni in 3D della città nelle sue otto fasi cronologiche: dal Pliocene superiore e il Pleistocene Calabriano, fino al Periodo Tardo-Ottocentesco e ai giorni nostri. Coinvolti con le loro testimonianze 17 personaggi  famosi e 26 abitanti di cui 5 bambini. In tutto 84 video, 67 colonne sonore e 9 ricostruzioni in 3 D, fruibili sul computer, lo smartphone, l’I-phone ecc.

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