Chi ha amato il libro si esalterà,
chi non l’ha letto se lo procurerà al più presto e lo leggerà. E chi ha visto il film “La
leggenda del pianista sull’Oceano” di
Giuseppe Tornatore sarà portato inevitabilmente a fare dei confronti. Sì, perché “Novecento” di Alessandro Baricco,
è diventato anche un pezzo di teatro e di grande teatro. A portarlo in scena in spazi privati o
semiprivati (ovviamente solo su invito) Cinzia Damassa attrice per passione,
non per professione. Difficile definire cosa deve essere il teatro, ma se vuole
essere “solo” intrattenimento , questo spettacolo lo è , ma con l’
optional di dare emozioni. Per
chi non conosce il testo di
Baricco è la storia di Danny Boodman
T.D.Lemon Novecento, eccezionale pianista autodidatta, nato sul transatlantico
Virginian e mai sceso a terra.
Cinzia Damassa recita Novecento |
Il racconto è talmente incisivo
che ci si dimentica che sulla scena c’è solo un tavolo e un piccolo baule. Si
rivede, come fossero davanti ai propri occhi, i saloni della nave, i
macchinisti giù nelle stive, il capitano, i viaggiatori di prima classe un po’
ridicoli e quelli, più simpatici, di terza classe. E naturalmente l’orchestra dove suona lui, Novecento. E si riesce a vederlo con
quella sua aria un po’ surreale e fragile. Anzi si finisce per innamorarsi di
lui, della sua ingenuità e dolcezza, di quella incredibile capacità di descrivere posti nel mondo dove non è mai stato, ma di cui conosce anche gli odori. Ti suscita allegria, gioia, compassione. Ti fa ridere e
ti fa piangere.
A raccontare la storia nel libro è il trombettista, un
uomo. Nel pezzo teatrale è una donna
, ma è
così convincente e così abile nel
centrare l’attenzione su Novecento, che nonostante la notevole presenza fisica, diventa un io
narrante assoluto e senza sesso.
Ci auguriamo che il pezzo venga
replicato tante volte ancora, e non per
un riconoscimento alla bravura dell’interprete, ma per il piacere del pubblico
di vederlo, o anche di rivederlo.
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