Definirla mostra fotografica è riduttivo o comunque non dice cosa è veramente Ballo & Ballo, da domani al 3 novembre a Milano , al Castello Sforzesco sotto il Portico dell’Elefante. Il sottotitolo Fotografia e design a Milano 1956-2005 spiega già qualcosa di più. Da vedere, infatti, non ci sono solo le foto realizzate in trent’anni dallo studio Ballo+Ballo e donate da Marirosa Toscani Ballo al Civico Archivio Fotografico del Castello Sforzesco, ma c’è un allestimento particolarissimo curato dallo Studio Azzurro per ricreare l’atmosfera di quella straordinaria pietra miliare del design che è stato lo Studio Ballo. La curatrice della mostra Silvia Paoli, conservatrice del Civico Archivio Fotografico, non poteva scegliere un collaboratore più adatto.
Come Aldo Ballo, scomparso nel 1994, e Marirosa, scomparsa nel 2023, hanno tracciato la storia del design e di Milano negli anni più importanti, Studio Azzurro, di cui vari componenti hanno lavorato con i Ballo, ha saputo continuarne il percorso. E così, accanto alle foto degli oggetti, ci sono le installazioni che dialogano con gli oggetti stessi. Sono ricostruiti set fotografici, con oggettistica e arredi da fotografare e i fotografi e gli assistenti che li muovono. C’è il tavolo da lavoro da falegname, dove venivano apportati i ritocchi e le rifiniture alle stampe. C’è la camera oscura, eccetera.Un’altra installazione è fatta di personaggi che hanno lavorato o frequentato i Ballo, da Oliviero Toscani, fratello di Marirosa, a designer, architetti, imprenditori che alla Studio Ballo hanno affidato l’immagine della loro produzione. Ognuno racconta qualcosa, ricorda le passioni, le idee ben precise. Aldo Ballo fotografava una libreria anche senza libri, cosa che nessuno faceva. O ancora la sua preferenza per certi colori. In bacheche sono raccolte le riviste aperte sulle pagine con le foto scattate dallo studio. Da Domus a Ottagono ad Abitare. Le più sono su Casa Vogue che, sotto la direzione di Isa Tutino Vercelloni, con i Ballo ha lavorato dal 1968 al 1992. Completano la mostra, sotto le arcate della Sala dei Pilastri, enormi foto dei massimi architetti e designer, sovente accanto a un loro pezzo. Da Gae Aulenti (foto in basso) ad Alessandro Mendini, da Enzo Mari a Ettore Sottsass, a Bruno Munari. Davvero una grande rassegna che celebra adeguatamente grandi personaggi.
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